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Firenze, Eike Schmidt contro Nardella: "È una vergogna"

Christian Campigli
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Se non è il manifesto della propria discesa in campo, ci assomiglia davvero molto. Eike Schmidt è tornato a Firenze per il passaggio di consegne alla guida del museo degli Uffizi, con il neo direttore, Simone Verde. Un'occasione che l'intellettuale tedesco ha usato con grande maestria, per attaccare l'attuale sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella. Quest'ultimo gli aveva dedicato un pensierino tutt'altro che amorevole. “Schmidt conosce i quartieri e le periferie di Firenze come io conosco la Lapponia, però sarà una bella sfida”. Una battuta sferzante, alla quale il nativo di Friburgo ha replicato da par suo. "Raccomanderei a Nardella di fare ogni tanto una passeggiata per Firenze, per vedere cosa succede in città. Venendo agli Uffizi dalla stazione, mi sono fermato mezzo secondo in piazza della Repubblica dove ho visto un'enorme pubblicità, con uno slogan: ti sei meritata la Spagna. Cioè, in pieno centro c’è una grande pubblicità, sicuramente autorizzata dal Comune, dove viene fatta pubblicità per la Spagna. Dirimpetto c’è uno dei migliori alberghi della città. Ecco gli ospiti arrivano, aprono la finestra e vedono la giostra di piazza della Repubblica, che sembra un relitto di un film di Fellini del 1973. Poi vedono lo spot per la Spagna. Questa è una vergogna: niente contro la Spagna, ma tutto contro un’amministrazione che autorizza una pubblicità nel centro storico di questo genere”.

 

 

 

L'esponente dem si riferisce all'ormai prossima (ma ancora non ufficializzata) candidatura del cinquantenne storico dell'arte, come asso nella manica del centrodestra per conquistare Palazzo Vecchio. Schmidt non ha né confermato né smentito. Una tattica, quella studiata dai conservatori (e da Giovanni Donzelli in particolar modo) che vuole posticipare il più possibile l'ufficializzazione del nome del candidato del centrodestra, per lasciar rosolare la sinistra, divisa in ben quattro anime e, a dir poco, litigiosa. Dubbiosa su chi sarà (alla fine) l'avversario di Sara Funaro: se, appunto Schmidt o un civico di egual spessore, tenuto per adesso segretissimo. Il nervosismo tra i dem è evidente, plateale. Un confronto (uno dei tanti) tra lo stesso Donzelli e il capogruppo di Fdi, Alessandro Draghi, è stato descritto come “uno scontro”. Uno storytelling ben distante dalla realtà ma che denota, al contrario, l'autentico terrore dei progressisti di perdere l'ultimo fortino rosso.

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