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La protesta dei trattori si spacca, i "duri" sfidano il governo

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I trattori fissano un nuovo appuntamento: giovedì alle 15 a Circo Massimo. Un sit-in lanciato dai manifestanti che fanno capo ai Comitati riuniti agricoli (Cra) Agricoltori traditi. In Italia prorogata l’esenzione Irpef per tutto il 2024, in Europa slitta il regolamento sui pesticidi dopo che è stata sospesa la regola che prevede che per accedere agli aiuti di settore debbano lasciare delle quote di terreni a riposo. Nonostante le repentine «vittorie» macinate gli agricoltori non mollano la presa e rilanciano. Il leader di Cra Danilo Calvani chiama tutti a raccolta: «Invito tutte le categorie, agricoltori, artigiani, commercianti, consumatori, cittadini: questa è la manifestazione di tutti». E ancora «italiani ora tocca a noi diamo una prova di forza civile, senza violenza e legale. È la prima manifestazione, ma ce ne saranno altre ad oltranza». Secondo Calvani saranno in 20mila, in realtà ne sono previste 5mila, ma i trattori autorizzati sono solo dieci e saranno scortati dalle forze dell’ordine secondo un itinerario concordato. «Un gruppo di nostri trattori partirà in corteo dal presidio di Cecchina e arriverà nel cuore di Roma, fino al Circo Massimo ha spiegato Calvani - I mezzi scortati dalle forze dell’ordine dovrebbero essere una quindicina». All’appello ha aderito anche l’ex leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino, ora a capo del movimento «Italia Libera», che annuncia la sua partecipazione. «Popolo e agricoltori uniti come non mai. Trattori e tricolori contro Bruxelles e questo governo di venduti. Contro tutti i partiti e tutti i sindacati. Per il lavoro, la libertà e il futuro! Giovedì ore 15 tutti al Circo Massimo».

Nel frattempo ieri pomeriggio il sindaco di Fiumicino Mario Baccini è intervenuto per calmare la tensione durante la protesta degli agricoltori, nel presidio di Torrimpietra, dove molti di loro si erano riuniti per protestare contro il rincaro dei prezzi che li costringe a vendere i prodotti sottocosto. I manifestanti minacciavano di bloccare l’Aurelia e la ferrovia con circa 200 trattori. «Sono qui oggi per affrontare una situazione di grande tensione che si è sviluppata nella nostra comunità e che è giusto portare all’attenzione della Regione e del Governo. Ho avviato un dialogo diretto con gli agricoltori per cercare soluzioni concrete. È fondamentale per me come sindaco rappresentare e difendere gli interessi del settore agricolo, comparto trainante per il comune di Fiumicino», ha dichiarato il Sindaco Baccini, intervenuto direttamente sul posto per garantire che la protesta si svolgesse in modo pacifico e che le preoccupazioni dei manifestanti venissero affrontate in modo adeguato. «Ho assicurato agli agricoltori che non sono soli in questa lotta. Porteremo la questione all’attenzione del governo per trovare soluzioni a lungo termine e agire in sinergia con i comuni e le regioni. Resto ottimista che, attraverso il dialogo e la collaborazione, possiamo trovare soluzioni che siano nel miglior interesse di tutti», ha concluso il sindaco dopo aver trovato un punto d’incontro con i rappresentanti degli agricoltori. Nel frattempo all’interno del governo si rimargina la frattura interna tra Fratelli d’Italia e Lega dopo che dal Carroccio, nei giorni scorsi, avevano definito «un errore» la cancellazione della proroga dell’esenzione Irpef. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ha dichiarato che il partito sta «aspettando che il governo proponga un emendamento sul decreto Milleproroghe sappiamo che lo farà ma non ne conosciamo il contenuto. Ci dovrebbe essere l’abolizione dell’Irpef agricola sotto i 10mila euro e questo è un passo avanti, ma è ancora insufficiente, noi riteniamo che si possa fare di più perché si rischia di escludere, casomai per poche migliaia di euro, quelli che di mestiere fanno gli agricoltori». Ma specifica che «non abbiamo nessuno scontro aperto con FdI».

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