Sondaggi, Pd da ridere. Il centrodestra: "Ci arrendiamo...", il caso Firenze
Se la politica è l'arte del possibile è altrettanto indiscutibile come le parole abbiano un peso (Nanni Moretti docet). E talvolta, pesino come macigni. Le recenti dichiarazioni del sindaco di Firenze, Dario Nardella e i successivi attacchi di Italia Viva allontanano (definitivamente?) l'ipotesi di un accordo tra dem e renziani. Al centro dello scontro, un sondaggio che magnifica i risultati conseguiti da Palazzo Vecchio. “A Firenze siamo impegnati a trovare un’intesa. In città dove abbiamo vinto come Foggia o Brescia il centrosinistra era unito ed è riuscito a coinvolgere tutte le forze - ha affermato il primo cittadino a Rainews24 - A Firenze stiamo facendo la stessa cosa, la candidata Sara Funaro è una donna di grandissima capacità, che stimo molto perché ha lavorato con me molti anni e la nostra amministrazione è apprezzata dai cittadini, siamo stati eletti due volte al primo turno, i sondaggi ci danno al 66% di gradimento ma al di là dei sondaggi facciamo un lavoro sulla città”.
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Una baldanzosa dichiarazione, che ha sollevato l'ironia degli esponenti di Italia Viva. “Nardella dice Pd al 66% a Firenze? Se è così noi sindaco ci arrendiamo, non facciamo le elezioni e procedi pure con l’incoronazione in Piazza Signoria - ha detto Francesco Grazzini, coordinatore fiorentino di Iv - Noi abbiamo candidato Stefania Saccardi. E la folla del Puccini ci dimostra che Italia Viva farà un grande risultato”. Frasi, concetti e pensieri che, ovviamente, allontanano ancora di più un accordo già sulla carta complicatissimo. Un'intesa che vuole solo quella parte del Pd toscano terrorizzata dall'ipotesi ballottaggio. Consapevole che, in uno scontro diretto, Sara Funaro potrebbe non avere la meglio contro Eike Schmidt. E che, la caduta di Firenze porterebbe certamente, l'anno successivo, alla conquista di Palazzo del Pegaso da parte del centrodestra guidato da Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia.
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“Nardella rimetta i piedi per terra e pensi piuttosto alle tante questioni che lascerà aperte alla fine del mandato. Smettiamo di mistificare la realtà e non spaventiamo i cittadini – hanno sottolineato i consiglieri di Fdi a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi e Jacopo Cellai - Nella smorfia napoletana, che il sindaco Nardella conoscerà sicuramente bene, il 66 sono le due zitelle. Anche perché questi numeri, ci pare evidente, li ha tirati fuori da un sondaggio fatto alla tombola o al bingo al circolo delle Vie Nuove, altrimenti non si spiegherebbe un indice così alto”.