Teatro di Roma, Mollicone zittisce Orfini: "Nomina De Fusco regolare"
Botta e risposta sulla nomina di Luca De Fusco a direttore del Teatro di Roma. La sinistra è insorta ma il presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone, è intervenuto per fare subito chiarezza. «Caro Orfini, la nomina di De Fusco è regolare e votata dai rappresentanti del Mic e della Regione Lazio, sotto la vigilanza degli organi di controllo. Come sa bene il sindaco di Roma è stata una scelta condivisa con il Ministro e con il presidente della Regione Lazio». Lo afferma in una nota il presidente della commissione Cultura della Camera dei deputati e responsabile Cultura e Innovazione di Fdi, Federico Mollicone. «Per il resto - prosegue Mollicone - il collega Orfini dovrebbe sapere che il Presidente della Commissione Cultura è la prima carica istituzionale nel settore culturale del Parlamento e ha come compito, insieme alla Commissione, la vigilanza su tutti i teatri Stabili e le istituzioni culturali. Segnalo al collega Orfini che, per colpa delle dilazioni del Presidente Siciliano, dovute a motivi esclusivamente di non accettazione della minoranza numerica in Consiglio, il Teatro di Roma è in esercizio provvisorio e sta rischiando di perdere il finanziamento ministeriale, senza il quale non sarebbe possibile l’equilibrio di bilancio. Pertanto la nomina, dato l’atteggiamento riottoso dei rappresentanti del Comune, è stata decisa in via urgente dai soci, con la vigilanza degli organi previsti statutariamente che hanno certificato la validità della nomina».
"Cade" il fortino della sinistra: nominato il direttore del Teatro di Roma
«Sento l’eco di una polemica poi sul compenso del direttore De Fusco, che sarebbe esorbitante. Ricordo a tutti che lo Statuto del Teatro di Roma prevede la congiunzione del Direttore gestionale con quello artistico, e il riferimento va fatto con l’ultimo incarico del direttore Calbi e con i precedenti, e non con la stagione delirante e criminogena dell’ultima gestione Corsetti-Bevilacqua, in cui Corsetti era solo consulente artistico e non direttore, che hanno lambito indagini giudiziarie per malagestio, denunciate solo da Fratelli d’Italia e di certo non dal Pd. Una gestione che ha messo il teatro sul lastrico, sostenuta anche dal Partito Democratico», conclude Mollicone.