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Coppie Gay, Feltri contro le benedizioni veloci: "Grottesche e ridicole"

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Sì alla benedizione delle coppie gay ma solo se tutto si svolge in modo rapido. Il paradosso viene messo in luce anche da Vittorio Feltri nella sua rubrica quotidiana pubblicata su Il Giornale del 12 gennaio. "Io stesso fatico a capire il senso di una simile puntualizzazione - spiega Feltri - Ricapitoliamo: va bene benedire le coppie gay ma soltanto se lo si fa celermente. Superare i 15 secondi cosa comporta? La benedizione è annullata? Cristo non ne prenderà atto? Avrei preferito maggiore coraggio e maggiore decisione da parte del papa: se il Vaticano stabilisce di non escludere i gay dall’essere benedetti in coppia, eviti poi di scadere in altre forme di discriminazione tra i fedeli fondate sulle tendenze sessuali. Ti immagini i preti con il cronometro mentre benedicono le coppie gay stando attenti a non sforare i tempi concessi? Trovo tutta questa faccenda alquanto grottesca e ridicola. Come mi risulta bizzarro che la benedizione possa essere negata a certi individui sulla base delle loro preferenze sessuali. Nel Vangelo non ho mai letto di una simile distinzione. È stata una invenzione successiva, una forma di “razzismo” formulata dalla Chiesa".

 

 

 

Poi Feltri spiega meglio le motivazioni che lo spingono a ritenere discriminatorio un atteggiamento di questo tipo. "Cos'è la benedizione? - si chiede Feltri - Una invocazione e una richiesta di protezione da parte di Dio esercitata da un ministro religioso su un essere umano, o, come nel caso specifico, su una coppia. Cosa ci sarebbe di sbagliato nel chiedere al Signore protezione per due soggetti del medesimo sesso i quali si amano e stanno insieme? Non credo che Dio stia lì con il block-notes tra le mani ad appuntare se uno dei suoi figli sia etero o gay, bianco o nero, maschio o femmina, e in base a determinati criteri sia pronto a rifiutare grazia, misericordia, benevolenza e perdono. Abbiamo trasformato Dio in una sorta di intransigente e ottuso burocrate. Ma io resto convinto che a lui freghi quanto a me cosa fanno le persone sotto le lenzuola, ossia un fico secco".

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