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Ue, Gentiloni non si ricandida alle Europee. Si prepara al post-Schlein?

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«Non mi candiderò al Parlamento europeo». Sono nette le parole usate dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo a una domanda del giornalista di Politico sulla sua possibile nomina per incarichi europei. «Vorrei tornare nel mio Paese», ha spiegato l’ex premier italiano ironizzando sul fatto di non avere comunque intenzione di andare in pensione. E la mossa non sorprende nessuno, visto che da mesi circola l’idea, all’interno di una parte del Partito democratico, di puntare proprio su Gentiloni come federatore della sinistra, dando il benservito ad Elly Schlein in caso di risultato flop alle elezioni Europee.

 

 

Gentiloni, intervistato da Sky Tg24, si è anche espresso sul Mes: «La mancanza di fiducia è una storia vecchissima che non nasce certamente con il Mes. Ci sono condizioni diverse, Paesi che hanno livelli di debito molto bassi e che inizialmente non erano così decisi a buttarsi nell’avventura della moneta unica. Questa differenza d’interessi reali - ha proseguito - rimane. Non esageriamo a dare tutta questa importanza alla vicenda del Mes. È sicuro, però, che facciamo parte di un club di 20 Paesi che danno vita a questo organismo in cui si era deciso di fare una modifica allo statuto. Altri 19 non saranno contenti del fatto che l’Italia abbia deciso di non farlo. Però il Parlamento è sovrano. Spero che si possa trovare un modo per risolvere la questione nei prossimi mesi». 

 

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