Ddl Concorrenza, la Lega va avanti nella difesa degli ambulanti: “Non ci arrendiamo”
Sergio Mattarella ha promulgato la legge annuale per il mercato e la concorrenza, ma in una lettera ai presidenti delle Camere e al presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiesto correzioni in tempi rapidi alle norme che riguardano gli ambulanti. Il Capo dello Stato ha firmato lo scorso 30 dicembre il ddl approvato in via definitiva dalla Camera prima di Natale, un testo cardine per il rispetto dei criteri che hanno garantito il sì di Bruxelles ai fondi del Pnrr, talmente cruciale da far dare al numero uno del Quirinale un sì «sollecito». Ma l’eccessiva lunghezza della proroga per i commercianti già titolari di una concessione, definita «eccessiva e sproporzionata», ha spinto il Presidente a prendere carta e penna per chiedere, con una lunga spiegazione a Camere ed esecutivo, correzioni alla norma.
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Dalla maggioranza si leva la voce della Lega che, in una nota dove non si fa alcun riferimento esplicito a Mattarella, mette in chiaro: il partito è impegnato «come da anni anche in questi giorni, per garantire diritti e futuro alle migliaia di lavoratori e imprenditori del commercio ambulante e del settore balneare. Non ci arrendiamo a chi, nel nome dell’Europa, ha provato a svendere lavoro e sacrifici di migliaia di italiani».
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Pochi altri i commenti tra le fila del centrodestra, dove al momento prevale la cautela, viene spiegato. In Fratelli d’Italia parla Riccardo Zucconi, segretario di Presidenza alla Camera, che osserva come sia «sempre utile e opportuno ascoltare i rilievi del Presidente della Repubblica con il dovuto rispetto e la debita considerazione e questo vale ovviamente anche per quelli recenti sulle concessioni demaniali». Detto questo, Zucconi tiene a ricordare che «il governo Meloni è intervenuto con serietà e rispetto delle normative nazionali ed europee, sanando intanto alcune disparità normative che si erano create nel campo del commercio ambulante, un settore purtroppo oggettivamente in crisi». Quanto ai balneari, «il governo si è mosso finalmente nel pieno rispetto della direttiva Bolkestein», e «a breve» arriverà «una proposta complessiva» che sarà accompagnata da «una compiuta interlocuzione con la Commissione europea». Dunque, conclude l’esponente di FdI, «raccogliamo l’invito del Presidente Mattarella continuando a lavorare anche al di fuori di polemiche e strumentalizzazioni che non giovano certo al nostro Paese». Anche per l’azzurro Maurizio Gasparri «è doveroso discutere in Parlamento della lettera» di Mattarella, «ma bisogna anche ricordare che la concorrenza viene alterata da Amazon e non da bancarelle che chiudono sempre di più giorno dopo giorno».
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