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Gianni Letta, al Senato per commemorare Berlusconi: indizio sul futuro

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È apparso a sorpresa, in uno dei palchi principali dell’aula di Palazzo Madama, Gianni Letta. Nel giorno in cui il Senato commemora Silvio Berlusconi, l'immagine dell'ex segretario di Stato che, con le mani giunte, si alza in piedi e ricambia l’applauso, è senza dubbio rappresentativa e simbolo della sincera fedeltà al Cavaliere. E come "rappresentante della famiglia del fondatore di Forza Italia" Letta è stato definito dal presidente Ignazio La Russa. 

 

 

Pur avendo sempre evitato di candidarsi e scelto quindi le vie della diplomazia, Gianni Letta, contro ogni aspettativa, è stato avvistato nell'aula di Palazzo Madama e ha confermato, così, il suo ruolo di mediatore tra l'azienda, il partito e il Senato. Dopo essersi più volte recato ad Arcore e aver fatto da tramite con Palazzo Chigi per i funerali di Stato, adesso l'ex segretario di Stato lavora senza nelle retrovie per assicurare continuità a un partito che sta tentando di ripartire. A trainare la forza politica è Antonio Tajani, il coordinatore che, sulla base di un accordo interno che attende conferme, sarà il primo presidente di FI dopo Silvio Berlusconi.

 

 

Letta si pone come braccio destro di Tajani e, a ottantotto anni, è pronto a ridare spazio e idee a Forza Italia, pur mantenendo alta l'attenzione sulla lontananza dai riflettori. Sembra ripetersi quanto già accaduto nel 2016, quando la famiglia affidò il comando del partito proprio a Letta e a Niccolò Ghedini durante la lunga convalescenza di Berlusconi dopo l'operazione a cuore aperto al San Raffaele di Milano. A suggerire una possibile strada percorribile è il quotidiano Repubblica che, per lanciare la notizia, ha avanzato una supposizione e immaginato che in programma ci sia l'obiettivo di nominare Letta senatore a vita.

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