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Pd, Guerini a muso duro contro il vittimismo di Schlein: “Inutilmente polemica”

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La linea sull’Ucraina, la questione M5S, il pluralismo interno. Questi i temi che hanno maggiormente scaldato la Direzione Pd di oggi. Come era nelle premesse, del resto. E ad alzare i toni è stato in particolare Lorenzo Guerini, ex ministro della Difesa, che non ha gradito le lamentele di Elly Schlein, che ha punto le minoranze: “Dalla segretaria ci è stato chiesto di essere franchi. Bene, nessuno vuole azzoppare la segretaria e per quel che mi riguarda assicuro come sempre piena disponibilità e aiuto. Ma con franchezza devo dirti che la parte finale della tua relazione è stata inutilmente polemica sul tema. Chi guida deve farsi carico della complessità della nostra comunità e delle decisioni fondamentali che dobbiamo assumere per rafforzare insieme il nostro partito. E la dialettica, se leale, anche quando è aspra, non è lesa maestà, ma se portata avanti con solidarietà e rispetto serve innanzitutto a te, Elly”.

 

 

Guerini poi rincara la dose: “Sulla scelta di partecipare alla manifestazione M5S ho già detto pubblicamente ciò che penso, le parole dette sull’Ucraina sono indecenti e non possono essere parole accettabili per il nostro partito. È una questione dirimente perché la guerra all’Ucraina sta cambiando la storia. Vorrei segnalare che c’è ancora dell’irrisolto da parte del M5S sul trumpismo, lo cito come esempio per dire quali contraddizioni nel rapporto con i 5s dobbiamo affrontare per costruire un campo alternativo alla destra. Dobbiamo esserne consapevoli, non affrontandole ignorandone l’importanza, perché i nodi devono essere sciolti con la fatica non - l’accusa finale del presidente del Copasir - con una breve presenza a una manifestazione”.

 

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