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Berlusconi, promessa del centrodestra: “Ti renderemo orgoglioso”. Sinistra gelata

Pietro De Leo
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È il giorno del distacco vero e tangibile. Il giorno in cui su quel percorso di 30 anni che ha visto uno schema sempre costante nel nostro Paese, ossia un centrodestra unito, si allungano le conseguenze della scomparsa del suo fondatore e perno. Un ruolo, quello di Silvio Berlusconi, mai venuto meno, indipendentemente dalla percentuale di consensi conquistata da Forza Italia. Il suo è stato sempre un fattore-collante e stabilizzatore, dove la capacità di sintesi ha prevalso sulle asperità che pur, fisiologicamente, di volta in volta si sono affacciate nella storia della coalizione. Ora, dunque, la storia mette davanti ad una curva. Ed è necessario tenere unito il convoglio per consentire al governo di lavorare al meglio, nel solco della coesione. È questo il sottotesto degli alleati di Forza Italia, a margine del giorno più difficile.

 

 

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni scrive una lunga lettera al Corriere della Sera, che si chiude con la promessa di fare buon uso della grande eredità lasciata dal fondatore di Forza Italia, ossia la difesa dell’interesse nazionale. Nel pomeriggio, poi, Meloni posta un omaggio social, un video di un paio di minuti con alcuni passaggi della vita di Silvio Berlusconi uomo politico, imprenditore e manager. Ogni immagine accompagnata da una didascalia. Alcuni frammenti sono dedicati al rapporto tra Berlusconi e Meloni. «Abbiamo iniziato questo cammino molti anni fa», recita una scritta che li vede insieme nel 2008, nell’ultimo governo guidato dal Cav. E ancora, «Abbiamo percorso strade diverse. Ma l’obiettivo era e rimarrà comune. Rendere l’Italia fiera e capace di stupire il mondo». Il video si chiude così: «Grazie Silvio. Ti renderemo orgoglioso». Il leader della Lega Matteo Salvini posta su instagram alcune foto di Piazza Duomo gremita di persone durante i funerali, che assicura: «un impegno: non mollare, non arrendersi mai». Qualche ora prima, invece, aveva pubblicato un’immagine di un incontro di qualche mese fa con il fondatore di Forza Italia, a Villa Certosa: «Come ci hai insegnato tu, la miglior risposta», all’odio di tanti detrattori che non si sono fermati neanche innanzi al dramma «sono e saranno il sorriso e il lavoro per la nostra Italia».

 

 

Massimiliano Fedriga, Presidente del Friuli, arrivando alle esequie ha osservato: «Oggi siamo qui per ricordare e celebrare una figura importante per l'Italia come quella di Silvio Berlusconi, dopodiché mi auguro che la stessa volontà di Berlusconi possa proseguire con l'unità di intenti che sta caratterizzando il governo in questo momento». Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, osserva in una nota: «L'eredità politica più importante di Silvio Berlusconi è il centrodestra unito, che oggi governa l'Italia ed ha l'obiettivo di cambiarla, di renderla più moderna e competitiva. Per farlo dovremo ispirarci alla sua lezione, raccogliendo ed attualizzando la sua grande lezione politica e rafforzando la proposta popolare, liberale e moderata, per rendere più forte il Centro del centrodestra!». Sull’unità della coalizione si pronuncia anche la sottosegretaria Paola Frassinetti, Fdi: «Io penso che il futuro di Forza Italia sarà quello di puntare sui giovani dirigenti che ha nei territori: comunque è una cosa basilare tenere il centrodestra unito». Dal centro, il segretario Udc Lorenzo Cesa ragiona: «Spero si continui così, che Silvio Berlusconi sia un esempio per i leader del centrodestra. Se non si è inclusivi e coinvolgenti si fa fatica ad andare avanti». E ragiona: «Forza Italia è un partito serio e radicato sul territorio, fatto di uomini e donne che da anni lavorano non per forza Italia ma per gli italiani. Detto questo, si, certamente bisogna unire le forze del centro destra moderato. Questo dunque è il mantra del giorno dopo. Una missione che ha, come presupposto, la tenuta di Forza Italia».

 

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