Ora Prodi attacca pure Vespa e spiega a Schlein come vincere contro Meloni
Romano Prodi parla a 360 gradi dal palco della ‘Repubblica delle idee’ in piazza a Bologna. Giusto qualche settimana fa l’ex premier aveva provocato tante polemiche sulla ‘deriva autoritaria’ del governo a proposito delle nomine Rai. Oggi, il Professore ribadisce in sostanza il concetto su questo rischio e coglie l’occasione per punzecchiare Bruno Vespa e il ‘vespismo’, che va bene per ogni stagione: «Le nomine della Rai sono sempre state, in qualche modo, molto controllate dal governo però nel Paese prima c’era una situazione molto particolare: il 45% dell’audience era Rai e il 45% di Berlusconi. La Rai, quindi, era divisa in due e l’altra era divisa in uno da solo... Adesso il rischio è che abbiamo 45% e 45% nella stessa mano. E questo, ho detto, è un problema serio per il Paese. Ai miei tempi, la prima trasmissione politica era il ‘Vespone’... Adesso noi abbiamo Vespa da un lato e dall’altro... Quindi, abbiamo un nido di vespe, no?».
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Poi l’ex presidente del Consiglio dà una serie di consigli al Partito Democratico, ora guidato da Elly Schlein, per sconfiggere il centrodestra di Giorgia Meloni e tornare al governo: «Attenzione, se noi recuperiamo il riformismo, noi ricostruiamo un Europa, che se ne può andare in modo assolutamente differente dal recente passato. Il problema è riacquistare una nostra identità, riacquistare le idee fondamentali che ti portano ad avere il diritto di governo. La destra perché si sta affermando? Perché sta portando avanti due paure, la paura delle tasse e quella dell’immigrazione. Bisogna spiegare le due cose con chiarezza: le tasse ci vogliono, ma devono essere giuste, progressive, non flat, servono per salare il welfare state... Se iniziamo a spiegare questo, si torna a vincere. La vittoria della destra non è assolutamente fatale, non è - la puntura finale - una ricetta per il futuro».
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