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Scoppia il caso Ciani nel Pd: Schlein smentisce il nuovo vicecapogruppo

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Una nuova grana per Elly Schlein. “Mi sembra che lo stesso Ciani abbia chiarito le sue affermazioni. Affermazioni che ha fatto non come Pd ma a nome del suo partito Demos, che ha corso con il Pd alle politiche. Quindi mi sembra che abbia già risposto Ciani. La linea del Pd è ben chiara ed è quella” le parole della segretaria del Partito Democratico alla presentazione al Senato del libro di Gianluca Galletto, ‘Viva New York’, con prefazione di Bill De Blasio, sulle parole del neo vicecapogruppo alla Camera, Paolo Ciani, sull’Ucraina. 

 

 

Ma cosa aveva detto Ciani? Le parole incriminate sono quelle pronunciate al sito di Repubblica sulla guerra in Ucraina: “Sono contrario all’invio di armi, anche il Pd ora può cambiare linea. Sì, ho votato contro. Ho molti amici fraterni in Ucraina, che sono stati sotto le bombe o che sono scappati, a cui abbiamo dato aiuto come Sant’Egidio e anche io personalmente. Però il tema è come aiutare Kiev a superare questa guerra. Non credo nella vittoria militare, cioè armare l’Ucraina perché possa vincere. Nel nostro popolo questa discussione c’è, è un fronte molto più ampio di come è rappresentato in Parlamento, nei numeri del gruppo. Il Pd la scorsa legislatura ha fatto una scelta legittima, dopo una novità sconvolgente e mentre sosteneva un governo di unità nazionale, ma ora dopo un anno e mezzo di guerra il partito può evolvere in nuove posizioni. Si può anche cambiare parere”. E ora Schlein ha preso le distanze.

 

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