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Elezioni amministrative, centrodestra al voto per vincere ancora

Pierpaolo La Rosa
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L’appuntamento è fissato per domenica e lunedì prossimi, 28 e 29 maggio, con il secondo turno delle elezioni Amministrative in 41 Comuni, di cui sette capoluoghi. Un test importante, per centrodestra e centrosinistra, e per le singole forze politiche. Sono tre, in particolare, le città sotto i riflettori in vista del ballottaggio: si tratta di Ancona, Pisa e Vicenza. Molto atteso è l’esito nel capoluogo della regione Marche, che negli ultimi trent’anni è sempre stato guidato da amministrazioni di centrosinistra: qui il candidato del centrodestra, Daniele Silvetti, parte dal 45,1% dei consensi ottenuto al primo turno, rispetto al 41,3% di preferenze dell’avversaria del centrosinistra, la vicesindaca uscente, Ida Simonella, e con il M5s che lascerà libertà di voto. A Pisa, poi, il primo cittadino uscente Michele Conti, esponente del centrodestra, cerca la riconferma, forte del 49,9% di nove giorni fa, quando per una manciata di voti, 15 per la precisione, non ha centrato l’elezione al primo colpo, e con lo sfidante, Paolo Martinelli, appoggiato dal Partito democratico e dal Movimento 5 stelle, che si è fermato al 41,1%. Molte le schede contestate dal centrodestra, tanto che se alla fine Conti non dovesse prevalere, sarebbe già pronto il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. 

 

 

A Vicenza è in testa il candidato del Pd, Giacomo Possamai, con il 46,2% dei consensi, contro il 44,1% del rivale del centrodestra, e sindaco uscente, Francesco Rucco. Quanto agli altri quattro capoluoghi, l’incertezza regna sovrana a Siena, dove se la vedranno la candidata del centrodestra, Nicoletta Fabio, con il 30,5% di preferenze del primo turno, e quella del centrosinistra, Anna Ferretti, attestata al 28,7%. Lo scarto tra le due contendenti è di appena 400 voti e le liste civiche potrebbero essere determinanti per l’esito finale. L’unica cosa sicura è che il prossimo sindaco della città toscana sarà una donna. A Massa, il sindaco uscente, Francesco Persiani, appoggiato da Forza Italia, Lega e liste civiche, parte in vantaggio, con il 35,4% di voti conquistato al primo turno, rispetto al 30% del candidato del centrosinistra, Enzo Romolo Ricci.

 

 

Centrosinistra che non potrà, invece, dire la sua a Terni, dove in corsa per la carica di primo cittadino ci sono Orlando Masselli, sostenuto da tutte le sigle del centrodestra, che ha ottenuto il 35,8% di voti, ed il coordinatore nazionale di Alternativa popolare, nonché proprietario della Ternana calcio, Stefano Bandecchi, forte dell’appoggio delle liste civiche, con il 28,1%. A Brindisi, il candidato del centrodestra, Giuseppe Marchionna, parte dal 44% di preferenze, contro il 33,3 per cento dello sfidante, Roberto Fusco, sostenuto da Partito democratico e Movimento 5 stelle. Il 28 e 29 maggio prossimi, spazio al primo turno in 39 Comuni della Sardegna, tra cui non figura alcun capoluogo di provincia, ed in ben 128 Comuni della Sicilia, di cui quattro capoluoghi di provincia: parliamo di Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani. E proprio a Catania, dopodomani venerdì 26 maggio, si svolgerà una iniziativa elettorale che vedrà insieme Giorgia Meloni, Matteo Salvini ed Antonio Tajani, a sostegno del candidato sindaco, Enrico Trantino. Al primo turno, il centrodestra ha vinto ad Imperia, Latina, Sondrio e Treviso, in quattro cioè dei tredici capoluoghi in cui si votava, mentre il centrosinistra ha prevalso a Brescia e a Teramo.

 

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