Emilia-Romagna, dal governo due miliardi per gli alluvionati: gli aiuti dopo il dramma
«Interventi di emergenza di due miliardi di euro non so se si erano mai visti». Giorgia Meloni annuncia in una conferenza stampa le misure contenute nel primo decreto per fronteggiare l’emergenza in Emilia Romagna. Soddisfatto Bonaccini che ha ringraziato il Consiglio dei ministri per «la velocità» e per l’attenzione che il governo ha dato al documento «unitario» che il governatore aveva inviato e in cui si elencava tutto ciò di cui i vari organismi territoriali avevano bisogno. «Alcune misure inviate le ritrovo in quelle approvate oggi. In quell’efficacia troveremo la capacità di capirci ed essere capiti. C’è gente che ha perso tutto o quasi. Un miliardo di euro servirà solo per le infrastrutture di mobilità». I due miliardi arriveranno sotto forma di finanziamenti a fondo perduto, crediti a tasso agevolato, fondi per l’emergenza nazionale, rifinanziato con 200 milioni di euro, e fondi di garanzia. Non solo soldi ma il decreto prevede la sospensione dei termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi, nonché la sospensione di termini amministrativi fino al 31 agosto e la ripresa dei pagamenti fino al 20 novembre. La norma, si legge nella relazione illustrativa, si applica ai soggetti che alla data del 4 maggio 2023 avevano la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori indicati nell’allegato al decreto legge. Per alcuni comuni sono state individuate specifiche circoscrizioni territoriali (frazioni) interessate dagli eventi alluvionali. Per tali aree le disposizioni del presente articolo si applicano limitatamente ai soggetti che dichiarino di essere stati danneggiati dagli eventi.
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Il decreto prevede anche il differimento per i comuni e le province del pagamento dei mutui nei confronti di Cassa depositi e prestiti. Sono stati sospesi i pagamenti delle utenze già deliberate dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Per chi, invece, aveva in corso d’opera dei lavori coperti dal bonus 110% è stato rinviato al 31 dicembre il termine per completare le ristrutturazioni. Rinviate al 31 luglio le udienze dei procedimenti civili e penali nel caso in cui la parte o il difensore siano residenti nella zona colpita dall’alluvione. Sospesi, dal 1° maggio al 31 luglio, anche i termini nei giudizi amministrativi, contabili, militari e tributari. Mentre verranno sospesi, dal 1° maggio al 31 agosto, i termini dei procedimenti amministrativi. Norma ad hoc anche per i dipendenti della Pubblica amministrazione. Se un dipendente pubblico è impossibilitato a recarsi a lavoro verrà comunque pagato. Mentre è prevista la possibilità di accedere a delle prove di recupero dei concorsi per i residenti nelle zone alluvionate. A società e imprese, oltre al pacchetto di aiuti e fondi di garanzia, sono stati sospesi i versamenti relativi al diritto annuale dovuto alle Camere di commercio degli adempimenti contabili e societari ma anche del pagamento delle rate di mutui e finanziamenti di ogni genere.
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Durante il Consiglio dei ministri si è parlato anche della figura del commissario: intanto è stato affidato al commissario straordinario per la siccità Nicola Dell’Acqua di verificare lo stato di efficienza e manutenzione delle opere di drenaggio delle acque meteoriche realizzate sull’intero territorio nazionale. Il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha chiesto la nomina di un commissario per la ricostruzione: «Mi auguro che avvenga entro qualche settimana». Per ora Bonaccini è il commissario straordinario per l’emergenza nella sua Regione e il governatore Francesco Acquaroli lo è per le Marche. Però si cerca una figura «terza» che possa coordinare la ricostruzione. Un’altra delle urgenze è quella di «sburocratizzare». E in questo senso entrerà in vigore da subito l’articolo 140 del nuovo Codice degli appalti, relativo alle «procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile», che prevede la possibilità di «disporre immediatamente l’esecuzione dei lavori entro il limite di 500 mila euro odi quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità». Nel frattempo continuano le ricerche, trovato il 15esimo cadavere. Cento pompe idrovore in azione nelle zone colpite e oltre 900 tecnici Tim e personale di supporto di imprese esterne impegnati nel ripristino della rete telefonica e internet. Mentre continuano i lavori sono state aperte due inchieste a Ravenna e Forlì sull’ipotesi di disastro colposo nei confronti di ignoti. Giovedì attesa Ursula von der Leyen, il governo pensa anche al fondo Ue di solidarietà per far fronte ai danni.
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