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Dl maltempo, c'è l'ok in Cdm: gli aiuti previsti dopo l'alluvione in Emilia-Romagna

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sull'emergenza maltempo, con misure ad hoc per l'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna e le Marche. In particolare il governo Meloni ha previsto la sospensione dei termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi, nonché sospensione di termini amministrativi fino al 31 agosto. La norma, si legge nella relazione illustrativa al “dl maltempo”, si applica ai soggetti che alla data del 4 maggio 2023 avevano la residenza ovvero la sede legale o la sede operativa nei territori indicati nell’allegato al decreto legge. Per alcuni Comuni sono state individuate specifiche circoscrizioni territoriali (frazioni) interessate dagli eventi alluvionali. Per tali aree le disposizioni del presente articolo si applicano limitatamente ai soggetti che dichiarino di essere stati danneggiati dagli eventi. 

 

 

Inoltre le erogazioni effettuate dalle imprese ai loro dipendenti nel 2023 per esigenze straordinarie connesse all’emergenza alluvione in Emilia Romagna non concorrono a formare reddito di lavoro dipendente per un importo massimo di 2.500 euro. Nel caso in cui tale erogazione dovesse essere superiore all’importo indicato, la parte eccedente è soggetta a tassazione. Poiché non sono disponibili dati relativi alle erogazioni in oggetto, ai fini della stima dei beneficiari si utilizza come proxy della platea potenziale quella fruitrice dei fringe benefit. Sulla base di elaborazioni effettuate sul modello di Certificazione Unica per l’anno di imposta 2021 e dei lavoratori dipendenti che risiedono nei comuni in esame, risulta che i soggetti beneficiari dei benefit sono stati circa 141 mila. Ipotizzando prudenzialmente che tutti ricevano una erogazione di importo pari a 2.500 euro, si stima un ammontare agevolabile pari a 352,5 milioni di euro. Applicando un’aliquota marginale media del 30 per cento, si stima una perdita di gettito di competenza annua di Irpef di circa -105,8 milioni di euro, e di -6,2 e -2,3 milioni di euro rispettivamente di addizionale regionale e comunale.

 

 

È prevista infine la cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni, una misura coperta fino a 580 milioni di euro. E c'è anche la possibilità di ricevere una somma una tantum fino a 3mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l'attività, con copertura fino a 300 milioni di euro.

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