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Omnibus, Gualtieri scarica le colpe della nuova fascia verde su Raggi e la Regione

Luca De Lellis
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Innumerevoli polemiche negli ultimi giorni hanno investito la proposta di estensione delle zone Ztl Fascia Verde anche nella periferia del Comune di Roma. Durante la puntata di Omnibus trasmessa su La7 mercoledì 10 maggio, è tornato a parlare il sindaco capitolino Roberto Gualtieri, molto criticato in merito a questa sua posizione. “Roma, come tante altre città, supera dei limiti di qualità dell’aria specie del diossido di azoto e delle polveri sottili. Quindi la Regione Lazio ha detto di limitare la circolazione dei veicoli che provocano l’inquinamento, addirittura ci avevano imposto fino agli Euro 5”, ha provato a spiegare l’ospite della conduttrice Alessandra Sardoni. Che poi ha lanciato una stoccata alla precedente gestione di Virginia Raggi: “Quando dicono che io non faccio circolare gli Euro 2 e gli Euro 3, è bene che sappiano che questa è una delibera della Raggi del 2019 che però non è mai stata applicata”.

 

 

Secondo Gualtieri c’è stata malizia nel comportamento dell’ex sindaca dei Cinque Stelle: “Ha preso tempo, ma poi ci sono degli organismi che monitorano la qualità dell’ambiente che ti obbligano a vietare la circolazione dei veicoli più inquinanti, perché è un grave danno alla salute delle persone”. Di conseguenza tanta gente che sinora non si era accorta che la sua automobile non poteva circolare perché le norme non erano state attuate, ora hanno un problema. Questo è il pensiero di Gualtieri in merito alle proteste: “Mi rendo conto che l’estensione dell’area verde rappresenta un problema soprattutto per le fasce più deboli, quindi abbiamo chiesto di rivedere questa delibera ed evitare che ci sia un contraccolpo per le persone che non si possono permettere un’auto diversa”. Per chiudere sul tema, ha ammesso il sindaco rivolgendosi ai cittadini: “Dateci tempo di rivedere le modifiche. E state tranquilli, perché non è vero che il GPL non potrà più circolare”.

 

 

Poi una battuta sugli sviluppi del progetto per il nuovo stadio della Roma: “Ieri si è votato all’unanimità il pubblico interesse decisivo per passare alla fase operativa. Lo stadio sarà bellissimo, non vediamo l’ora che esca il disegno”. Ma quanto ci vorrà ancora? “Il 2027 – sostiene Gualtieri – sarebbe l’anno giusto per la società” che festeggerebbe nel migliore dei modi il suo centenario. Per fugare ogni dubbio, il progetto non farà parte del Pnrr, “perché gestito interamente da un privato, quindi senza la spesa di neanche un euro di soldi pubblici”.

 

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