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Calenda spacca l'opposizione e difende il governo: "Critiche assurde al decreto Lavoro"

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Carlo Calenda si distingue dal resto dell’opposizione sulle critiche al governo Meloni. ”Pur essendo all'opposizione abbiamo detto che il taglio del cuneo fiscale è una cosa positiva e le polemiche sul fatto che sia operato il primo di maggio mi sembrano stupide. Cosa si può fare di meglio nella festa dei lavoratori che tagliare le tasse ai lavoratori? Poi però ci sono delle cose che rimangono monche”, le parole del leader di Azione nell’intervista al Tg4. "Noi siamo favorevoli al fatto che ci siano meno percettori di Reddito di cittadinanza tra chi può lavorare ma - ha osservato ancora - contemporaneamente va fatto un salario minimo, perché oggi tantissimi lavoratori lavorano a 4 euro, 4,5 euro l'ora ed è uno sconcio. Sotto i 9 euro non bisognerebbe lavorare. Queste cose le si propone in parlamento e noi lo faremo".

 

 

Già negli scorsi giorni, ospite di Dritto e Rovescio, Calenda aveva mandato una stoccata alla sinistra: “Nel decreto lavoro io avrei inserito il premio di produttività. Io penso che il taglio del governo il 1° maggio è sacrosanto. Qual è la critica dei sindacati? Molte cose le farei in modo diverso dal governo e provo a proporle, ma non è che qualunque cosa il governo proponga, è sbagliata. Questa è la storia che stiamo facendo da trent'anni, ed è una follia, il Paese va a scatafascio”.

 

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