Primo maggio, dove hanno pizzicato Fratoianni: "Qui a titolo personale..."
Dalla lotta alla festa è un attimo. Nicola Fratoianni nella mattinata del Primo maggio aveva tuonato: "Non è aria di festa. Tra stipendi bassi, costo della vita alto, precarietà, insicurezza, per i lavoratori c'è poco da festeggiare. E poi il pessimo decreto del governo Meloni. È chiaro che questo 1 Maggio non si possa fare festa, ma prepararsi alla lotta". Tuttavia qualche ora dopo i leader di Sinistra italiana è stato intercettato in piazza San Giovanni al consueto concertane dei sindacati.
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"Sono qui per portare mio figlio, ma in realtà c'è poco da festeggiare, visto il decreto lavoro voluto dal governo Meloni, si precarizza e si pagano stipendi da fame. Diciamo che sono qui a titolo personale", si smarca Fratoianni, pizzicato anche dalle videocamere del Fatto. “Sono qui per accompagnare il mio bambino di 10 anni che non lo ha mai visto, ci sono venuto quando ero più giovane. Per migliaia di ragazzi è una bella occasione, fanno bene a venire" dice con un po' di imbarazzo.
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"Questa giornata è importante non dimenticare che questo è un Paese dove i salari, gli stipendi, restano bassi, il costo della vita è sempre più alto, la precarietà dilaga. E il fatto che proprio il primo maggio il governo si sia fatto venire la bella idea di mettere in campo un decreto che precarizza ancora di più il mondo del lavoro è quello che dovrebbe preoccupare tutti e tutte”, afferma tra il pubblico che si gode la musica.