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Carlo Nordio sul 25 aprile: una festa da estendere a tutta Europa

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Il ministro Carlo Nordio vuole una festa del 25 aprile da celebrare in tutta Europa. Una «festa» che «deve unificare tutti, tutte le culture, le idee, tutte le ispirazioni politiche, governo e opposizione». Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, a Treviso, ha definito il 25 aprile. «È un grande onore per me rappresentare il Governo in questo giorno solenne - ha detto il Guardasigilli durante le cerimonie per il 25 aprile svolte nella sua città natale - un giorno di festa e di unità. Una festa solenne che, a mio parere, dovrebbe essere estesa a tutta Europa, perché la Resistenza non fu soltanto italiana ma la Resistenza all’invasione e alla tirannide nazifascista iniziò in Francia nel 1940». «È un giorno di festa e unità nazionale» che «dovrebbe essere estesa a tutta l’Europa» perché «non vi fu soltanto una Resistenza italiana, la Resistenza all’invasione e alla tirannide nazifascista iniziò in Francia nel 1940, vi furono resistenze in Danimarca, in Olanda, in Norvegia, in tutti i Paesi invasi». Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al 78esimo anniversario della Liberazione, parlando sotto la pioggia battente dalla sua città natale, Treviso, alla presenza delle autorità politiche e militari locali.

 

 

 

La «gloria della Resistenza italiana, diffusa - ha detto Nordio - e che ebbe riconoscimento anche militare da parte degli Alleati dopo la fine della guerra». «Fu un’avanzata lunga, che durò 2 anni e sanguinosa che coinvolse anche la popolazione civile - ha proseguito il Guardasigilli - Fu una Resistenza che andò oltre l’aspetto armato, coinvolgendo persone di ogni ideologia ed estrazione: marxisti, socialisti, azionisti cattolici, liberali, ebrei». «La nostra Costituzione - ha concluso Nordio - reca le firme delle tre grandi forze di cultura anti-fascista che la fondano: Terracini (Pci), De Gasperi (Dc) e de Nicola (Liberale)».

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