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Silvio Berlusconi prende posizione sul 25 aprile: è la festa di tutti gli italiani

Giada Oricchio
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Silvio Berlusconi onora il 25 aprile. L’ex presidente del Consiglio ha scelto una data altamente simbolica per la prima dichiarazione pubblica dopo i giorni di grande paura per le sue condizioni di salute. Berlusconi, ricoverato all’ospedale San Raffaele da inizio aprile per una polmonite bilaterale a seguito di leucemia cronica, ha rilasciato una nota in cui prende chiaramente le distanze dagli orrori del nazismo e del fascismo. “Nel 2009, poche settimane dopo il terribile terremoto che colpì l'Aquila, mi recai a Onna per celebrare la Festa della Liberazione - dichiara il Cavaliere - Avevo scelto quel piccolo comune d’Abruzzo, che era stato teatro di una tremenda strage operata dai nazisti durante la guerra e che aveva subito profondi danni e gravi perdite per il terremoto, perché avevo visto nello slancio di solidarietà che aveva unito tutti gli italiani alle popolazioni colpite, lo stesso spirito che tanti anni prima aveva consentito all’Italia di risorgere dalle rovine della guerra”.

 

 

 

Nel lungo comunicato si legge: “In quella occasione avevo rievocato lo “spirito di unità nazionale” che animò tutti i protagonisti della Resistenza che seppero accantonare le differenze più profonde, politiche, religiose, sociali, per combattere insieme una battaglia di civiltà e di libertà per se stessi e per i loro figli. I cattolici e i comunisti, i liberali e i socialisti, i monarchici e gli azionisti, e con loro i militari rimasti fedeli non a un’idea politica ma all’onore della Patria, pur mossi da ideali profondamente diversi e da una diversa visione del futuro della Nazione, di fronte a un dramma comune, scrissero, ciascuno per la propria parte, ma con eguali dignità e passione, una grande pagina della nostra storia. Una straordinaria pagina sulla quale si fonda la nostra Costituzione, baluardo delle nostre libertà e dei nostri diritti”.

Il messaggio del fondatore di Forza Italia è tutto improntato all'unità nazionale: “Noi siamo un grande popolo, capace di rimanere unito di fronte alle emergenze e che, all’occorrenza, oggi come ieri, è capace di superare ogni divisione e ogni contrasto per conseguire il bene dell’Italia e degli italiani. Questo è un patrimonio, un principio fondante della nostra convivenza civile che appartiene a tutti gli italiani, senza esclusione alcuna”. Infine gli auguri per una festa che è e deve essere di tutti, senza distinguo di sorta: “L'anniversario del 25 aprile 1945 è dunque l'occasione per riflettere sul passato ma anche per ragionare sul presente e sull'avvenire di questo nostro meraviglioso Paese. E dunque:​Viva il 25 aprile, la festa della libertà, della pace e della democrazia. La festa di tutti gli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi!”.

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