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Di Maio? "Dove deve tornare", Gasparri a valanga per l'euro-poltrona

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Dovrebbe essere lui a fare un passo indietro. Luigi Di Maio è stato indicato dall’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell come candidato al ruolo di inviato speciale per il Golfo Persico alla vigilia della riunione dei minustri degli Esteri del Paesi dell'Unione. Una mossa piena in totale autonomia dal governo di Giorgia Meloni, come sottolineato da Antonio Tajani, e che ha provocato le vibranti proteste del centrodestra. Come quellaa di Maurizio Gasparri: "Con un gesto di dignità e di consapevole autovalutazione della sua totale inadeguatezza, Di Maio prenda atto che l'area di governo attuale non si riconosce assolutamente nella sua designazione. Un rappresentante europeo non supportato dal governo del suo Paese è già delegittimato in partenza"; ha dichiarato in una nota l'esponete di Forza Italia.

 

"A ciò si aggiunga la totale, palese e accertata incapacità di Di Maio e quindi si traggano le conseguenze. Eviti di ricoprire di vergogna l'Europa e l'Italia e rinunci con immediatezza", afferma il senatore azzurro che continua: "Viene sconfessato dall'attuale governo e dai partiti che lo sostengono, quindi dalla rappresentanza ufficiale dell'Italia", "si è visto sul campo quanto sia incapace di distinguere le capitali degli Stati o i verbi della lingua italiana, quindi basta".

 

Nel finale, la stoccata che fa sconti: "Non siamo al circo Orfei", afferma Gasparri che ne ha anche per chi ha proposto l'ex M5s nel Golfo: "Sconcertano poi le valutazioni di Borrell che, evidentemente, deve avere cattivi consiglieri o limitate capacità di valutazione. Di Maio torni alle sue occupazioni di un tempo ed eviti di ricoprire di ridicolo l'Italia e l'Europa".

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