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L'Europa sceglie Luigi Di Maio inviato speciale nel Golfo. La Lega: scelta vergognosa

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Luigi Di Maio scelto come inviato speciale dell'Unione europea nel Golfo persico. La decisione, però, ha scatenato un putiferio, soprattutto nelle fila della Lega che tuona: Vergogna". La decisione, però, è stata presa, ora manca solo la ratifica da parte del Cops, una «mera formalità», secondo gli addetti ai lavori. Per Josep Borrell, ministro degli Esteri dell’Ue, è Di Maio il «candidato più adatto» per questo nuovo ruolo, come scritto dallo stesso Borrell nella lettera datata 21 aprile e indirizzata agli ambasciatori del Cops, missiva visionata dall’Adnkronos. Nella lettera Borrell ricorda di avere proposto il 28 luglio 2022, quando in carica c’era ancora, seppur dimissionario, il governo Draghi, «l’istituzione di un rappresentante speciale dell’Ue per il Golfo» e di avere «invitato gli Stati membri a proporre candidati per questo nuovo ruolo». L’ex ministro degli Esteri, per Borrell, è ad oggi il candidato giusto, la proposta - tecnicamente una formalità - è dunque di affidargli l’incarico «per un periodo iniziale di 21 mesi, a partire dal 1° giugno 2023 fino al 28 febbraio 2025».

 

 

 

 

Non si è fatta attendere la reazione degli ambienti leghisti: «Gli Italiani hanno votato: hanno scelto e continuano a scegliere il centrodestra, non sinistra o grillini. Quella di Bruxelles è un'indicazione vergognosa, un insulto all’Italia e a migliaia di diplomatici in gamba». Così fonti della Lega dopo l’indiscrezione sull’indicazione, da parte dell’Alto rappresentante per la politica estera della Ue Josep Borrell, di Luigi Di Maio come inviato speciale dell’Ue per il Golfo Persico.

 

 

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