Natalità, Giorgetti: "Un'azione choc". Tasse e figli, ecco il piano del governo
«Non ci può lasciare indifferenti la curva demografica. Dobbiamo immaginare di mettere in campo un’azione choc». Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nell’audizione sul Def nelle Commissioni bilancio di Camera e Senato rilancia l’ipotesi di un provvedimento fiscale a favore di chi fa più figli. «Non sono sciocco così da pensare che solo un incentivo fiscale possa produrre una ripresa della curva demografica», la premessa. «Servirà un intervento a tutto tondo. Peraltro questo governo ha puntualmente rifinanziato e coperto il rifinanziamento dell’assegno unico», ha sottolineato il ministro dell’Economia.
Il responsabile di via XX settembre traccia un quadro in prospettiva della prossima legge di bilancio: «Non è il caso di parlare di incentivi alla natalità, ma di eliminare i disincentivi alla natalità. Perché noi non possiamo tassare allo stesso modo chi è single e chi ha una famiglia con figli, che supporta evidentemente dei costi che in qualche modo alternano le progressività fiscali», ha rimarcato. «È un’operazione verità che indica il percorso di come si può affrontare il tema del calo delle nascite», ha detto il sottosegretario leghista alle Imprese e al Made in Italy Bitonci. Una sponda arriva anche dal centrista Cesa che annuncia un sostegno convinto alla proposta. Mentre per il Pd Giorgetti «prende in giro gli italiani».
Niente tasse a chi fa figli, rivoluzione di Giorgetti per la natalità: il retroscena
Ma Fratelli d’Italia sotto traccia non nasconde le proprie perplessità sul piano Giorgetti. E soprattutto sull’idea - illustrata da Bitonci - di reintrodurre una detrazione di 10.000 euro all’anno per ogni figlio a carico fino al termine del corso di studi anche universitari e per tutti i nuclei familiari senza limitazioni di reddito. «Ma dov’è la copertura? Come si fa? In campagna elettorale avevamo detto che occorre tenere sotto controllo i conti pubblici, niente fughe in avanti», osserva un dirigente di primo piano di Fdi, dove il timore è che la Lega si voglia intestare le misure sulla natalità come - osserva la stessa fonte - ha fatto sul fronte migranti. Un ’big’ della Lega sottolinea che la proposta sulla natalità va nella direzione di un cambio di rotta, di una politica che guarda maggiormente al centro e ad un elettorato moderato. «Il 2 maggio ci potrebbe essere una grande novità, con un avvicinamento della Lega al Ppe», azzarda la stessa fonte riferendosi alla riunione del Consiglio federale convocata da Salvini per discutere la collocazione del partito di via Bellerio in Europa, come riporta l'Agi.
Per l’opposizione quella del ministro dell’Economia «è soltanto una mossa elettorale». Giorgetti, illustrando il Def, ha evidenziato che le stime «sono improntate alla prudenza e alla responsabilità, in linea con l’approccio seguito finora dal governo. Attenzione però - ha avvertito - a non confondere la responsabilità e la prudenza con la mancanza di ambizione».
Meno tasse per chi fa figli: il governo vuole combattere il problema natalità
Il piano di Fratelli d’Italia riguardo la natalità, rimarca una fonte parlamentare di Fdi, punta sul quoziente familiare. Il modello è quello francese ma utilizzato anche nei paesi nordici europei. Le entrate dei componenti di una famiglia in Francia devono essere sommate e poi divise per il «quoziente familiare» della famiglia stessa. Il nucleo familiare avrà un certo numero di ’partì a seconda della sua composizione e la somma delle parti costituisce, appunto, il «quoziente familiare». «Ho letto diverse proposte e idee, ne possiamo discutere», ha messo le mani avanti il ministro dell’Economia, che punta a «rimuovere gli ostacoli e i limiti per quanto riguarda la natalità».