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Otto e mezzo, Prodi già bacchetta Schlein: “Se non recupera il centro e la sinistra perderà”

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Romano Prodi, ex presidente del Consiglio, è l’ospite della puntata del 12 aprile di Otto e mezzo, il talk show pre-serale di La7 condotto da Lilli Gruber, e parte nel proprio discorso dalle mosse che dovrà compiere Elly Schlein nel nuovo corso del Partito Democratico: “Ho detto con massima chiarezza che se Schlein non recupera la sinistra e il centro perderà le elezioni future. Aspettiamo che prenda delle decisioni per vedere se è troppo di sinistra. Secondo me è meno sbilanciata di quanto si pensi. Non ho mai detto per chi ho votato e non lo aggiungo neanche stasera. Credo che la doverosa conquista di un voto al centro sia più facile anche grazie ai litigi di Matteo Renzi e Carlo Calenda, da un centro senza possibilità di espandersi e la gente si convince a votare centrodestra o centrosinistra, non vede lo spazio alternativo al centro. Il problema è di comporre le diversità. Un partito non è mai omogeneo e non può esserlo, perché questa è la democrazia. Il compromesso è una parola nobile, e questo chiedo a Schlein, compromesso su tutto. Politica economica, sociale e diritti sono un mazzo di fiori che deve stare insieme, il problema è non accentuare. Su diritti civili ho fatto una grande battaglia, e ci ho anche rimesso molto. I diritti li ritengo di un’importanza colossale ma non possono diventare la bandiera esclusiva di un partito”.

 

 

Poi Prodi si sofferma su Giorgia Meloni e sul governo: “Essere da soli in Europa non conviene mai. Questa cosa dell’Italia e il Mes tutti dicono che non la capiscono. Se l’Italia non vuole aderire non lo usa, lascia che gli altri vadano avanti, sembra quasi un dispetto, e non conviene mai farne in Europa. Ma fido della loro ragionevolezza, che alla fine diranno di sì, anche perché non c’è alternativa. Mettiamo che mi offrano da mangiare del cibo che non mi piace, non lo mangio, ma non posso dire agli altri di non mangiarlo”.

 

 

Gruber affronta con l’ex premier l’argomento Silvio Berlusconi, avversario politico di una vita: “Prima di tutto, a Berlusconi faccio un calorosissimo augurio di guarire e di rimettersi come prima. Le differenze fra di noi sono sempre state e sono tutt’ora grandissime. Abbiamo concezioni diverse sul Paese, sulla solidarietà, sulle aperture verso l’esterno sennò non avremmo capeggiato per due coalizioni in concorrenza. Ma come persona - la chiosa di Prodi - mando i miei auguri calorosissimi”.

 

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