Qatargate, Eva Kaili esce dal carcere dopo quattro mesi: la decisione dei giudici
La ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili è uscita dal carcere e viene sottoposta a sorveglianza elettronica. Lo scrive Le Soir, che cita l’avvocato Sven Mary: «Questa decisione mi pare di una logica implacabile». Kaili, 44 anni, nativa di Salonicco e madre di una bambina di due anni, era l’ultima tra i sospettati della vicenda Qatargate ad essere ancora sottoposta alla custodia cautelare in carcere. È stata nella prigione di Haren, alla periferia settentrionale della capitale belga, per oltre quattro mesi. Era stata arrestata in flagranza di reato il 9 dicembre scorso, dopo che nella sua casa erano stati trovati soldi in contanti, e privata della vicepresidenza dell’Aula pochi giorni dopo. È stata espulsa dal suo partito, il Pasok, poco dopo l’arresto.
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Ieri sono stati concessi gli arresti domiciliari, sempre con il braccialetto elettronico, all’eurodeputato belga Marc Tarabella, portato nel carcere di Saint-Gilles dopo che l’Aula lo aveva privato dell’immunità parlamentare. Anche Pierantonio Panzeri e Francesco Giorgi, compagno della politica greca e padre della bambina, hanno ottenuto i domiciliari nelle scorse settimane. Per l’eurodeputato Andrea Cozzolino gli inquirenti belgi hanno chiesto l’estradizione, ma l’udienza è stata rinviata proprio ieri al prossimo 2 maggio: i giudici dell’ottava sezione della Corte d’Appello di Napoli hanno accolto le richieste di integrazioni presentare dai legali del politico, Dezio Ferraro e Federico Conte.
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