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Pd, Marcucci alla resa dei conti con Schlein: “Vuole far fuori i riformisti per ricreare i Ds”

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Un’intervista esplosiva, ultimo sintomo di un Partito Democratico profondamente spaccato al suo interno. A parlare a Repubblica è Andrea Marcucci, ex capogruppo dem al Senato ed esponente della corrente Base riformista, che va all’assalto di Elly Schlein: “Se ne me ne vado ai dirigenti del Pd di Schlein faccio un favore. La strategia di Schlein è chiara. Far fuori l'area riformista, i liberal democratici. Per rifare i Ds, ma senza la nobiltà dei Ds. È la linea di Goffredo Bettini, una virata decisa a sinistra, per fare concorrenza al Movimento 5 Stelle. Una strategia che ha senso, lo riconosco, meglio il Pd al 25% e il M5S sotto il 10%. Ma così non può esserci spazio per chi ha idee liberali e popolari”.

 

 

Marcucci bacchetta pure Stefano Bonaccini: “Prima del congresso, col senno di poi, ha sbagliato a dare per scontata la vittoria e ad avallare le regole delle primarie. Lui ha vinto tra gli iscritti, ricordiamolo. Si è ottenuto troppo poco nella formazione della segreteria. I rapporti numerici sono lontanissimi dall'esito del congresso tra gli iscritti, ma anche dal risultato delle primarie. Io non avrei fatto accordi, sarei rimasto fuori dalla segreteria, per far vivere la dialettica interna”. “Sono tra quelli che pensano che le nostre riflessioni di questi anni siano state sonoramente sconfitte. E che questa segreteria voglia delegittimare queste posizioni. Se così fosse dunque direi che no, non esiste più. Spero di sbagliarmi” la chiosa amara sul destino di Base riformista nel Pd.

 

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