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"Strade sicure", arriva il decreto e la stretta di Salvini su monopattini e sosta selvaggia

Pierpaolo La Rosa
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Una riunione importante sulla sicurezza stradale, quella di ieri, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presieduta dal vicepremier e titolare del dicastero di Porta Pia, Matteo Salvini. Un incontro a cui hanno partecipato numerose associazioni, oltre che università, esperti e stampa specializzata, durante il quale il leader della Lega ha spiegato che il Mit sta lavorando ad un decreto legge, da varare ad aprile, «che conterrà alcuni primi spunti sulla sicurezza, modificando il Codice della strada. L’altro passo, decisivo - si legge in una nota - sarà il via libera ad una revisione organica del Codice della strada per aggiornare le norme attuali che sono vecchie di decenni, e che passerà da una condivisione con altri ministeri, a partire da Viminale e Giustizia, oltre che dall’esame parlamentare». Le linee guida del piano, denominato «Strade sicure», del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la sicurezza della circolazione stradale, prevedono, accanto al provvedimento di urgenza del mese prossimo, con modifiche puntuali al Codice vigente in materia di sicurezza stradale, una revisione organica del Codice della strada, attraverso un decreto legislativo delegato entro dicembre sempre di quest’anno ed un nuovo regolamento di attuazione ed esecuzione entro il giugno del 2024.

 

 

Quanto al decreto legge in arrivo nei prossimi giorni, ci sarà spazio per una revisione sia delle regole per la circolazione dei monopattini sia delle misure contro la guida in stato di ebbrezza o sotto uso di droghe, insieme ad interventi più stringenti per il contrasto alla sosta selvaggia. In tema proprio di micromobilità, o mobilità dolce che dir si voglia, il Mit sta pensando all’introduzione del casco obbligatorio e della targa per i monopattini, al fine di rendere sanzionabili le condotte illecite. «Lo scorso anno ci sono stati 3.120 morti sulle strade italiane, di cui 170 sulle autostrade», con «la distrazione» come «prima causa di incidenti», ha osservato Salvini al termine della riunione. Sulle strade, inoltre, «la segnaletica verticale è fuori legge nel 60% dei casi», mentre quella «orizzontale è fuori norma nel 90% dei casi», ha aggiunto ancora il vicepremier, che ha snocciolato altre cifre: «Sul tema dell'alcool - ha segnalato - sono stati effettuati 440 mila controlli e 20 mila sanzioni. Sulla droga, circa 20.100 controlli con 1.740 sanzioni».

 

 

L’obiettivo del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è semplice: «Più consapevolezza ed educazione, meno morti e incidenti: avanti con buonsenso». D’altra parte, le slide diffuse dal dicastero guidato dal segretario leghista parlano di 22.567 incidenti rilevati nel 2022. «Per rafforzare la sicurezza stradale bisogna incidere anche sul quadro normativo, a partire dall'inserimento della sharing mobility all'interno del Codice della strada. Un primo passo potrebbe risiedere nell'inserimento dei temi legati alla nuova mobilità, per esempio i monopattini, nei quiz che vengono effettuati per il rilascio della patente. Allo stesso tempo sarebbe opportuno avviare sinergie e collaborazioni con scuole e università per la realizzazione di specifiche attività di formazione e sensibilizzazione alla guida sicura», ha sottolineato dal canto suo il presidente di Assosharing, Matteo Tanzilli, nel corso dell’incontro di ieri al Mit.

 

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