Qatargate, Schlein la butta in tribuna: cosa risponde ad Annunziata...
Dopo aver definito il governo "Inumano" per la gestione del caso Cutro, Elly Schleein continua a battere il tasto dell'immigrazione per attaccare Giorgia Meloni. Sul tragico naufragio davanti alle coste calabresi "abbiamo chiesto di fare piena luce sulla dinamica, una dinamica che non ha impedito tutte quelle morti. Una domanda semplicissima, ma non abbiamo avuto risposte né in Commissione, né in Aula né tantomeno da Giorgia Meloni. Questi silenzi sono colpevoli, così come lo è stato questo Cdm a Cutro senza portare omaggio alle salme e ai famigliari delle vittime", ha detto la neo segretaria del Pd ospite di Mezz’ora in più su Rai3 nel giorno del suo "debutto".
Elly Schlein segretaria dimezzata all'assemblea Pd
"Anziché fare la guerra alle ong, questo governo dovrebbe chiedere una Mare nostrum europea", è la proposta di Schlein, nonostante ci siano interlocuzioni ai vertici con l'Ue come dimostra la lettera inviata ieri da Chalrse Michel alla premier. Tant'è. Sul "nuovo" Pd, Schlein spiega che "il popolo delle primarie ci chiede di cambiare, ha scelto la svolta, ha chiesto di cambiare, di riaccendere una speranza ed è una responsabilità che sento tutta". "Sono la prima segretaria" donna "e ci tengo molto a rivendicarlo, sono felice". La conduttrice Lucia Annunziata le fa notare che sembra un po' "affaticata": "Ho le occhiaie che mi arrivano alle ginocchia, ma va bene così", replica la dem.
Sulla convivenza con Stefano Bonaccini, Schlein spiega che il ’patto' reggerà sulla "lealtà, il reciproco rispetto, la fiducia, le cose che ci hanno permesso di lavorare bene insieme". E sul Qatargate che ha travolto i democratici europei e il Pd, la butta in tribuna: "Serve rigore. La questione morale è sempre molto viva, a partire da un codice di condotta molto preciso al nostro interno. Dobbiamo evitare anche il fenomeno delle porte girevoli, chi ha rappresentato i cittadini nelle istituzioni poi non può passare alle lobby. Dobbiamo lavorare su questo fronte non solo nel Parlamento europeo ma anche in altre istituzioni, il rischio di infiltrazioni esiste a tutti i livelli".