Il Comune di Firenze diventa gender fluid
La rivoluzione gender sbarca a Palazzo Vecchio, nella sede del Comune di Firenze. Un cambio di passo che ha sollevato un vespaio di polemiche. Su un tema che, ancora oggi, divide in modo netto destra e sinistra. Gentilissim*, si trasmette la convocazione...”. Così l’invito ricevuto dagli uffici della Direzione del Consiglio comunale. "Siamo allibiti, ma in fondo forse non dovremmo stupirci; dopotutto è stata approvata l’esposizione permanente della bandiera della pace nel Salone dei Duecento, e quest’altra innovazione, stavolta linguistica, è solo il prossimo capitolo dell’amministrazione comunale a guida del Partito Democratico di Elly Schlein”. Parole di fuoco quelle pronunciate dai consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai.
La preside idolo della sinistra si butta in politica? Vogliono già candidarla
Il capoluogo toscano, dopo la rissa di fronte al liceo Michelangiolo, tra un gruppo di attivisti di Azione Studentesca e alcuni membri dei Collettivi di Sinistra, è stato teatro della manifestazione di sabato scorso. Un corteo nel quale si è officiato il matrimonio politico tra il Pd e il Movimento Cinque Stelle. Un serpentone lungo il quale si è ufficializzato uno spostamento radicale sulla rive gauche, su posizioni massimaliste e molto vicine a quelle dei movimento Lgbt. “È una questione di forma e di sostanza – ha affermato Emanuele Cocollini (Gruppo Centro) vicepresidente vicario del Consiglio - Sappiamo che, anche in tv, è a rischio l’appellativo "signore e signori", ma almeno nelle comunicazioni ufficiali da parte dell’Amministrazione è doveroso continuare a rivolgersi con gentilissime e gentilissimi. Dante Alighieri si rivolta nella tomba di fronte a questi orrori frutto dell’oltranzismo gender. Se anche le Istituzioni cedono a questa assurda moda che lezione diamo ai nostri giovani che studiano l’italiano a scuola? Porrò la questione nella prossima riunione dell’Ufficio di Presidenza”.