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Cutro, Soumahoro pontifica sui migranti: cosa gli ricorda la Lega

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 Hanno dell'incredibile le parole di Aboubakar Soumahoro sul caos del tragico naufragio di migranti a Cutro, nel Crotonese. Il deputato del Misto eletto da Sinistra Italiana-Verdi e scaricato dopo lo scandalo delle coop attive nell'accoglienza dei migranti che ha travolto la compagna e la suocera, è intervenuto sull'informativa del ministro dell'Interno alla Camera: "Le parole di circostanza pronunciate dal ministro Piantedosi sulla tragedia di Cutro non fanno che dimostrare ciò che da tempo noi sappiamo, e cioè che l’approccio da sceriffo ad un tema complesso quello delle migrazioni è fallimentare sia sul piano umanitario, legale che su quello politico".

 

"Questo approccio- prosegue il parlamentare- è lo stesso dei paradigmi emergenziali e securitari sottostante la legge Bossi-Fini, vigente in Italia da oltre 22 anni e che deve essere abrogata. Accanto alla tragedia di chi ha perso la vita, c’è quella di chi è sopravvissuto e da nove giorni si trova in capannoni senza abiti né letti o coperte. Su questo ho interrogato il ministro Piantedosi che dovrà venire a riferire in commissione in merito al trattamento riservato alle 81 persone sopravvissute nel naufragio". 

 

Soumahoro poi propone la sua ricetta: "Se davvero si vogliono gestire con efficacia i flussi migratori è necessario comprendere le ragioni strutturali che spingono i nuovi dannati della terra alla fuga verso un futuro migliore. Per farlo- conclude il deputato- occorre senso di responsabilità, sia a livello politico che istituzionale, e occorre resistere alla tentazione della retorica securitaria che tanto ha caratterizzato la politica in materia di immigrazione ma avere il coraggio di affrontare le profonde ingiustizie e disuguaglianze globali". 

 

Parole che seguono quelle proferite in precedenza da Soumahoro che aveva puntato il dito su Matteo Piantedosi e sul governo per la tragedia di Cutro e che la Lega aveva stroncato con una dichiarazione del deputato Igor Iezzi: "Soumahoro abbia almeno la dignità di tacere, viste le ombre sulla gestione della sua coop. Lasci perdere accuse fuori luogo e strumentali e piuttosto ci spieghi degli stipendi non pagati, del lavoro in nero, dei lavoratori abbandonati, dei minori sfruttati, delle condizioni disumane nei centri senza energia, acqua e cibo e di tutti gli inquietanti interrogativi che gravitano attorno alla gestione delle cooperative della sua famiglia". 

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