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Naufragio Crotone, Meloni e l'appello del Papa: "Priorità fermare i morti in mare"

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Le parole del Papa che all'Angelus ha invocato che non si ripetano più stragi come quella di Cutro vengono fatte proprie dal governo. La premier Giorgia Meloni ribadisce che la priorità resta quella di fermare scafisti e morti in mare, mentre il vicepremier Matteo Salvini conferma che la lotta ai trafficanti di esseri umani sarà rafforzata. Il ministro degli Esteri Tajani chiama invece di nuovo in causa l'Europa ripetendo che stabilire a livello Ue la politica dei flussi resta fondamentale per evitare il ripetersi di tragedie come quella di Crotone. E sul tema migranti interviene anche l'associazione magistrati ribadendo che l'obbligo di salvataggio resta inderogabile e ricordando che non ci sono norme che possano impedire di fuggire da guerre e miseria

Giorgia Meloni in un messaggio sui social sottolinea che "le parole del Santo Padre rappresentano un grande richiamo per tutte le Istituzioni". E aggiunge: "Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare".

Le fa eco Matteo Salvini spiegando, sempre sui social, che "i trafficanti di esseri umani vanno fermati. Condivido le parole del Santo Padre e lavoro, non da oggi, per metterle in pratica e salvare vite". Interviene in un'intervista anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolineando che "stabilire i flussi europei, da parte della Ue, sarebbe fondamentale. Anche con una serie di accordi con gli Stati e meccanismi premiali per chi è più virtuoso. Aumenteremo le quote degli immigrati regolari per quegli Stati che combattono meglio il fenomeno degli irregolari, facendo tornare indietro o non facendo partire i barconi degli scafisti".

Sulla questione migranti interviene poi l'Anm. "Nessuna norma - si legge in una nota - potrebbe mai imporre ad alcuno il dovere di non fuggire da Paesi dove la guerra o la miseria impediscono l'accesso a condizioni di vita dignitose". E aggiunge "Se sul piano dei principi può dunque affermarsi che la protezione dello straniero, che nel proprio Paese verrebbe privato dei diritti fondamentali della persona, appartiene al patrimonio giuridico italiano, l'Anm negli anni non ha mancato di sottolineare le criticità delle norme che disciplinano il procedimento per ottenere lo status di rifugiato o la protezione sussidiaria".

Dalla maggioranza la capogruppo di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli si schiera con il Governo e osserva: "Credo che utilizzare quello che è successo a Cutro per strumentalizzare e cambiare la politica migratoria del centrodestra sia davvero raccapricciante." Le risponde a distanza il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: "Fra le parole di Papa Francesco e i comportamenti dei ministri del governo Meloni ci sta un oceano".

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