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Cosa rischiano i condomini con il Bonus 110? "Pignoramento per milioni di appartamenti"

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Christian Campigli
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Un tema che torna a far parlare. A dividere la politica. Non solo per le conseguenze dirette all'interno del centrodestra, ma, soprattutto, per gli enormi risvolti economici. Che rischiano di travolgere un numero altissimo di imprese e di cittadini. Colpevoli solo di essersi fidati di ciò che lo Stato, in quel momento rappresentato dal governo Conte, aveva promesso loro.

Dopo le imprese, 50mila quelle a rischio fallimento, è la volta dei condomini che potrebbero essere chiamati a pagare cifre inaspettate, con la conseguenza che potrebbero essere milioni le case pignorate e quindi messe all'asta. Il blocco della cessione del credito, maturato con il Superbonus 110%, sta producendo effetti devastanti.

“Le imprese edili si stanno rivolgendo ai proprietari di casa per ottenere il denaro necessario per procedere al completamento dell'opera iniziata – sottolinea Giuseppe Izzo, ceo di Uese Italia spa, una delle società che assiste le imprese per la richiesta della Soa, l'attestazione che permette alle aziende edili di partecipare ad appalti pubblici, intervistato questa mattina dall'agenzia di stampa AdnKronos - Una cifra che va dai 25mila ai 30mila euro che spesso non può essere onorata da chi, senza la garanzia della cessione del credito, non avrebbe mai dato il via libera alla ristrutturazione del proprio immobile. A partire da settembre di quest'anno, c'è il rischio che molte abitazioni possano essere oggetto di pignoramento, fino alla messa all'asta. Milioni di appartamenti che potrebbero persino essere persi dai legittimi proprietari che, di fatto, si sono limitati a fidarsi dello Stato. Un problema serio che riguarda in particolare chi ha iniziato ad eseguire i lavori a partire da ottobre dello scorso anno".

I cittadini ignari da un lato e le imprese edili dall'altro che stanno per portare i libri in Tribunale: "Sono in migliaia - sostiene l'architetto Giulia Latessa, direttore Generale della PV Services srl di Vicenza, partner tecnico di numerosi general contractors italiani - quelle che stanno ragionando in tal senso. Con il blocco della cessione del credito, si mina l'economia reale, quelle piccole e medie attività che, da sempre, rappresentano un punto di riferimento essenziale. Da noi, è un pellegrinaggio continuo di imprenditori che sono ormai sul lastrico. Intervenire, e farlo subito, è un dovere. Un dovere per chi si è fidato dello Stato e delle sue norme”.

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