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Pd, l'ex sardina Mattia Santori rivela le mosse di Elly Schlein: svolta radicale

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La vittoria a sorpresa di Elly Schlein alla primarie del Pd fa virare con decisione la prua del partito verso sinistra. Se Stefano Bonaccini per e alleanze guardava sia a sinistra sia verso il centro, il Pd di Schlein fga esultare la sinistra più movimentista. Il Partito democratico "non fa un passo avanti ma dieci", dice Mattia Santori, capo del movimento delle Sardine e fra i sostenitori della neo-segretaria del Pd. "Sono stato con Elly Schlein dal primo giorno, posso assicurare che non si è fatta dettare regole da nessuno. Ha ascoltato la base e ha dimostrato al gruppo dirigente che siamo nel 2023 e che finalmente è arrivata la leadership femminile che si aspettava da dieci anni" dice entusiasta alla Stampa. 

Addio ali dialogo con il centro. "Sarà un partito senza più mezze misure, un partito più radicale nelle sue scelte" annuncia Santori. "Nel momento in cui c'è la destra al governo è necessario avere una sinistra più coerente con le sue idee e i suoi valori". Gli iscritti nei circoli avevano preferito Bonaccini. Il voto a due aperto a tutti ha lanciato Schlein. Un possibile problema per il riconoscimento della leadership.  "Di sicuro andrà fatto un esame di coscienza da parte di chi pensava che il Pd fosse il partito degli amministratori. È evidente invece che la richiesta è di un partito delle persone", argomenta la Sardina che si schermisce ( "Non ho bisogno di ruoli, sono felice di aver fatto parte di un processo democratico che non ha eguali in Italia") ma potrebbe avere un ruolo di peso nel Pd di Schlein. 

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