Primarie Pd, comitato Schlein: "Avanti in 14 regioni". Gelo da Bonaccini
"Siamo in vantaggio in 14 regioni". Dal comitato di Elly Schein trapela un marcato ottimismo per lo spoglio dei voti delle primarie del Pd. Secondo quanto filtra da fonti dello staff, l’ex-vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, avrebbe vinto su Stefano Bonaccini nelle città di Napoli e Bologna. I dati sono ufficiosi e devono essere confermati dal Pd. Si parla di un'affluenza di 1,2 o 1,3 milioni di votanti ai gazebo che, ricordiamo, a differenza della prima fase dei congressi locali era aperto a tutti. Seccondo i dati di YouTrend il dato nazionale con 90mila schede contate vede Schlein al 56,8% (51.139 voti) e Bonaccini al 43,2% (38.843 voti). "Sono dati parziali, non è una stima né una proiezione. Il 30% dei voti finora arrivati viene dal Sud", spiega l'istituto. Secondo questi dati Bonaccini sarebbe in testa solo nel computo delle regioni del Sud.
"Facciamo notte", il dato che scatena il tam tam: colpaccio Schlein?
"Siamo molto soddisfatti del dato travolgente di Elly Schlein nella città metropolitana di Milano. Elly ha saputo interpretare la voglia di cambiamento e confidiamo che il dato nazionale lo confermi. Questi dati e questa fiducia ci responsabilizzano sul futuro per rispondere alle speranze e alle attese di un vero cambiamento", si legge in una nota del Comitato Elly
Schlein della Città metropolitana di Milano. Insomma, si sogna il colpaccio. All’entusiasmo con cui è stata accolta Elly
Schlein nel suo comitato a Roma fa da contraltare il clima mesto nel quartier generale di Stefano Bonaccini a Casalecchio di Reno, nel Bolognese. Nella Casa del popolo sono molte le bocche cucite. I politici presenti si sono chiusi nel silenzio. Dario Nardella ha parlato di "una partita aperta" e di una lunga attesa per conoscere il nome del vincitore delle primarie. La sensazione è che per Bonaccini i primi dati siano stati inferiori alle aspettative. Il presidente dell’Emilia Romagna non è ancora arrivato.
"Pd disperato se...", la stoccata di Senaldi fa impazzire De Gregorio