Ultimo sondaggio prima delle Primarie Pd: il dato imprevisto che fa sognare Schlein
Domani domenica 26 febbraio si vota per le primarie del Pd. Cosa c'è da aspettarsi? Da una parte c'è l'indicazione arrivata dal voto dei circoli che ha visto prevalere Stefano Bonaccini con il 52,9 per cento davanti a Elly Schlein con il 34,9 (fuori dai giochi Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, preferiti rispettivamente dall'8 e dal 4,3 pr cento degli iscritti). Ma il voto decisivo per la scelta del segretario del Pd domani ai gazebo sarà aperto a tutti, non solo a chi ha la tessera del Partito democratico e il risultato potrebbe essere molto diverso da quello dei congressi locali. L'ultimo sondaggio realizzato a due giorni dal voto è quello di Bidimedia secondo cui gli orientamenti di voto delle persone che hanno dichiarato che andranno a votare ai gazebo sono abbastanza sorprendenti.
Bonaccini è scelto dal 38 per cento, Schlein dal 31. Insomma, il divario è piuttosto ridotto. Soprattutto alla luce di un 31 per cento di indecisi che, sempre che si presentino ai gazebo, sceglieranno il nome solo davanti alla scheda. In altre parole, può succedere di tutto.
"Vincerà Bonaccini perché..." Bomba di Noto, la mossa del Pd che inguaia Schlein
Intanto i due candidati si preparano a una lunga giornata. "Se vinco, chiederò a 5stelle e Terzo Polo di fare una battaglia insieme sulla scuola pubblica, visto che il governo sta tagliando la rete territoriale", ha detto in un’intervista a La Stampa, il presidente della regione Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd, Bonaccini che annuncia come prima battaglia identitaria in caso di successo il salario minimo. "Se vincerò le Primarie, non sarà più tollerato che in questo partito qualcuno si senta padrone delle tessere e delle persone. Porremo fine alla logica della cooptazione, nel quale le donne vanno bene solo nel ruolo di ’vice'", ha tuonato Elly Schlein intervistata dallo stesso quotidiano.