Pd, Cuperlo spara a zero: “Cancellato ogni confronto. Primarie? Regole assurde”
Gianni Cuperlo non ce l’ha fatta neanche stavolta. Il deputato del Pd è fuori dalla corsa per la leadership, essendo arrivato a distanza siderale dai due candidati ancora in gioco, Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. E ora parla del futuro della sinistra in un’intervista a Repubblica, dove racconta anche il tentativo di guidare il partito: “È stato cancellato ogni confronto sulle idee. Conoscevamo i favoriti e le regole assurde del congresso, ma in nome di quella coerenza abbiamo preferito esserci. Ci siamo battuti a mani nude, scalando una montagna con le infradito, senza potentati alle spalle, senza presidenti di Regione, capicorrente ed ex ministri”.
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“Tutto il gruppo dirigente - attacca Cuperlo salvando solo Enrico Letta - si è accasato con l’una o l’altro candidato ritenuto favorito. Ma un congresso non può ridursi a una sfida maggioritaria, io mi sono battuto per evitarlo. Ecco perché ora bisogna rifondare l’impegno lontano da vecchi schemi, denunciare i signori delle tessere, restituire una quota di potere a chi negli anni è stato chiamato solo a ratificare decisioni assunte dall’alto. In tanti luoghi ho visto un Pd sano, ma altrove malato e respingente. Il punto è che senza mescolanza e libertà la democrazia in un partito si immiserisce sino a spegnersi. Non si affronta il cambio d’epoca più dirompente della storia senza ricostruire un pensiero della sinistra su economia e società a partire dalla pace, dall’etica del lavoro, dai confini inediti della vita. Vorrei - l’auspicio finale dell’onorevole nei confronti di Schlein e Bonaccini - un gruppo dirigente capace di valorizzare le risorse migliori senza piegarsi agli eserciti di ieri e di oggi. Spero davvero che la formula ‘ho vinto le primarie, adesso il partito è mio’ venga sepolta per sempre".
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