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Gli appunti di Giorgia Meloni: “Elezioni regionali? Consenso per il lavoro del governo”

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Ritorna l’appuntamento con “Gli appunti di Giorgia”, il videomessaggio social di Meloni per analizzare i temi caldi della politica e dell’attualità. Il primo argomento affrontato dalla leader di Fratelli d’Italia è quello del decreto sul Superbonus, che ha portato al divieto di cessione dei crediti: “A ogni italiano il Superbonus è costato 2000 euro. Quando spende lo stato non è nulla gratis. Il costo totale dei crediti del Superbonus attualmente è di 105 miliardi di euro. Ora dobbiamo cercare soluzioni per evitare il tracollo di migliaia di aziende e dobbiamo difendere bilancio pubblico. Sul Superbonus ci sono state moltissime truffe, circa 9 miliardi di euro di truffe. Convocheremo tutte le associazioni per chiedere come possiamo aiutarle e per mettere tutto su un binario sensato. Se lasciassimo il Superbonus così com'è non avremmo i soldi per fare la finanziaria. Vogliamo spingere le banche e tutti gli attori che possiamo coinvolgere ad assorbire i crediti che sono incagliati, che nessuno vuole prendere. E abbiamo definito meglio la responsabilità di chi deve prendere quel credito”.

 

 

Il secondo punto del discorso del premier è quello legato all’esito delle elezioni regionali, con il centrodestra che ha superato il 50% sia nel Lazio che in Lombardia: “C’è stata un'affermazione del centrodestra ma anche un segnale che arriva dai cittadini sul consenso attorno lavoro che governo porta avanti. Ripagheremo consenso con le tanto attese riforme che l'Italia si attende e non sono state fatte negli ultimi anni. Tanti italiani vanno convinti a partecipare alle elezioni, il tasso di astensione alle Regionali è stato alto, ogni cittadino che decide di non partecipare al voto è una sconfitta per la politica”. Poi un commento sul Consiglio europeo di Bruxelles: “Sulle conclusioni del Consiglio sono molto soddisfatta, con sana volontà l'Italia può difendere i suoi interessi in Europa. Sui migranti è sotto gli occhi di tutti che le conclusioni rappresentano un totale cambio di paradigma e di approccio. Entrano concetti come che l'emigrazione è un problema europeo e servono adeguate risorse”.

 

 

Infine per la numero uno del governo c’è spazio anche per ritornare sulla crisi energetica: “Tra le buone notizie c'è quella che riguarda energia e bollette. L’Agenzia per l'energia italiana ha detto che sul mercato tutelato le prossime bollette avranno una riduzione pari al 34,2%, questo è soprattutto il risultato della battaglia sul tetto europeo al prezzo del gas, iniziata dal precedente governo che noi abbiamo portato avanti con forza e alla fine abbiamo vinto. Il fatto stesso di immaginare un tetto al prezzo del gas ha bloccato la speculazione che stava drenando miliardi di euro. Rispetto alle coperture che in manovra avevamo messo a copertura per garantire ad aziende e famiglie di pagare le bollette con il sostegno dello Stato, potrebbe voler dire - conclude Meloni nei suoi ‘appunti’ - liberare qualche risorsa e poterla destinarla ad altro”.

 

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