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Follia anarchica, l'accusa di Isabella Rauti: c'è una regia internazionale contro di noi

Pietro De Leo
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Ieri, l’Iveco Defence Veichles ha ricevuto, nella sua sede di Bolzano, una lettera di minacce, contenente anche un proiettile, della Federazione Anarchica Informale. Il giorno prima, proprio in quell’azienda aveva fatto visita Isabella Rauti, Sottosegretario alla difesa e Senatrice di Fratelli d’Italia. Ieri, appena uscita la notizia delle nuove intimidazioni, ha subito espresso solidarietà. Parlando al telefono con il Tempo, poco dopo spiega che l’azienda in questione è «un’eccellenza italiana nel comparto dei veicoli per la difesa, sia nel mercato nazionale, sia in quello internazionale». 
 

Cosa dimostrano queste minacce? 
«È da escludere, vista la tempistica, che ci sia un nesso tra la mia visita e questa minaccia ricevuta. Questo atto rientra in quella che sembra essere una regia di carattere internazionale su una rete di anarchici che stanno lanciando, con numerose iniziative, messaggi minacciosi. Dalle ambasciate italiane in varie città europee, e lo dimostrano i recenti attentati, fino alle minacce che sono arrivate non soltanto a Iveco ma, come noto, anche ad alcuni personaggi politici e di governo. C’è un evidente tentativo di alimentare un clima di odio e di tensione, ma lo Stato è più forte: non esita e non si piega di fronte a questi gesti. Se qualcuno pensa di far ripiombare l’Italia in anni bui si sbaglia di grosso». 

 

 

 

Quanto preoccupa l’evidenza di una dimensione internazionale in questo fenomeno?
«Nessun segnale di quelli che si stanno susseguendo può essere sottovalutato, e infatti non viene sottovalutato. L’attenzione rimane alta e non ci faremo intimidire». 
 

Quest’ondata di violenza, praticata o evocata, parte dall’esponente anarchico Alfredo Cospito, detenuto, e dalla battaglia che, attraverso lo sciopero della fame, sta conducendo contro il 41 bis. Un tema che interessa anche i mafiosi. Se l’aggancio tra Cospito e alcuni boss è comprovato, possiamo ipotizzare una «saldatura» tra realtà anarchica e realtà mafiosa anche a livello di «base»?
«Non lo possiamo escludere, ma non sono io ad avere elementi per poterlo confermare».

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