Sanremo, Conte si accoda a Salvini: "Ora riforma profonda della Rai"
Giuseppe Conte si accoda a Matteo Salvini sulle tensioni politiche che hanno caratterizzato il Festival di Sanremo: "Le polemiche non mi appassionano. Io credo che la Rai abbia bisogno di una riforma profonda, lo stiamo dicendo da tempo. Una riforma rifondativa per migliorare e rendere più efficace il servizio pubblico", ha detto il leader del Movimento 5 stelle uscendo dal seggio di via Giulia dove questa mattina ha votato per le elezioni regionali del Lazio.
Il Festival dei comizi anti-governo. "Scatta il repulisti", ecco come cambia la Rai
In mattinata Salvini, protagonista di un botta e risposta a distanza con Amadeus nei giorni scorsi, aveva spiegato che "sicuramente una riflessione sulla gestione Rai nel suo complesso andrà fatta". Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture a Firenze a margine della cerimonia in occasione per i 100 anni dalla nascita del regista Franco Zeffirelli, aveva detto: "Non ho visto la finale, ho fatto due passi per Firenze. È molto più bello il centro di Firenze che altro. Ho scoperto chi ha vinto stamattina, auguri a chi ha vinto. Non commento altro".
"Il monologo che avrei voluto portare a Sanremo". Paragone travolge Amadeus
Intanto dal canto suo l’ad Rai Carlo Fuortes rivendica i risultati del quarto Festival firmato Amadeus: "Gli ascolti eccellenti e l’attenzione riservata dai giovani al 73mo Festival di Sanremo premiano il lavoro della Rai e di quanti hanno reso possibile un’edizione destinata a rimanere nella storia della nostra televisione e del nostro Paese". Per l'ad è una "sfida vinta": "Per la prima volta dalla nascita il Festival ha avuto l’onore dell’autorevole presenza del Presidente della Repubblica e, di fronte a Sergio Mattarella, è stato aperto dalla straordinaria lettura di Roberto Benigni sul valore della nostra Costituzione a 75 anni dalla sua entrata in vigore". Tuttavia la scadenza naturale del mandato dell'amministratore delegato, secondo gli ultimi retroscena, non appare più così sicura.