Elezioni Lazio, le priorità di Francesco Rocca: pronto soccorso e piano rifiuti
Sanità e rifiuti sono le priorità di Francesco Rocca, candidato governatore del centrodestra, che nell’ultima giornata di confronto elettorale nel Lazio ha elencato le azioni da mettere in campo da subito, in caso di vittoria. «Il mio primo atto sarà intervenire sui pronto soccorso, per ridare dignità ai cittadini», ha detto infatti l’ex presidente della Croce Rossa Italiana partecipando all’ultimo confronto tra i candidati al TgR, precisando anche che «l’autonomia differenziata non avrà impatto diretto sulla sanità». In ogni caso, ha specificato durante un’intervista con Il Messaggero, «non consentirò che ci siano rischi per la salute dei cittadini». E promette un cambio di passo netto anche in materia di gestione dei rifiuti, per la quale ha in mente di modificare la pianificazione pluriennale approvata dalla giunta Zingaretti. «Rimetterò mano al piano rifiuti», assicura Rocca. Ma questo non si tradurrà in un ostacolo alla costruzione del termovalorizzatore di Roma. Un progetto per cui, comunque, da governatore del Lazio potrebbe chiedere una revisione. «Lavorerò fianco a fianco col sindaco di Roma (Roberto Gualtieri, ndr) affinché si faccia il termovalorizzatore, ma ci dica anche la soluzione al tema viabilità, che è critico sull’Ardeatina». Per costruire l’impianto, infatti, la municipalizzata Ama ha acquistato un terreno nell’area di Santa Palomba, all’estrema periferia sud della Capitale, dove da subito è scattata la levata di scudi sia dei residenti che dei comuni limitrofi. Tutti preoccupati per le ricadute sul traffico, in particolare quello dei mezzi pesanti, e sull’eventuale impatto ambientale derivante dalla combustione di rifiuti urbani. Nel termovalorizzatore, la cui attivazione è prevista per il 2026, dovrebbero essere trattate 600mila tonnellate di pattume all’anno.
Durante il faccia a faccia con gli avversari al Tg regionale, Rocca ha puntato il dito contro Alessio D’Amato, attuale assessore alla Sanità del Lazio, accusando la giunta di sinistra di avere «prodotto una Regione con tantissimi giovani disoccupati». Una crisi occupazionale che, secondo il candidato di centrodestra, sarebbe «l’effetto della scelta di questa amministrazione di privatizzare, sostanzialmente, formazione e lavoro affidandola ad alcune società anziché avere un dialogo con le associazioni datoriali. Se diventerò governatore - ha sottolineato Rocca - la prima cosa che farò sarà riaprire un dialogo importante con le Camere di Commercio, ascoltare la voce delle imprese. Altra priorità sarà la sicurezza sul lavoro perché sono troppe le morti bianche anche nel Lazio». E dopo un sopralluogo all’ospedale di Colleferro («il simbolo del maltrattamento che hanno subìto le strutture sanitarie delle nostre province») nel Giorno del Ricordo c’è stato spazio per la commozione. La visita al quartiere Giuliano Dalmata di Roma (l’unica da parte dei candidati governatori del Lazio) ha rappresentato infatti l’ultimo impegno prima dell’appuntamento con le urne. Una tragedia nazionale, quella delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata, a cui per Rocca deve essere riservata maggiore attenzione. «Essenziale e vitale è ricordare - ha sottolineato, aggiungendo che - il quartiere del Laurentino e l’Archivio Museo Storico di Fiume sono i luoghi simbolo nel Lazio rispetto a questa tragedia che ha colpito i nostri connazionali del confine orientale. In Regione - promette - sarà importante valorizzare tali luoghi e sensibilizzare gli studenti».