Supermedia sondaggi, sorpresa a sinistra: cosa cambia con le primarie Pd
Spostamenti a sinistra con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte che guarda nello specchietto retrovisore l'accelerazione del Partito democratico. Gli ultimi sondaggi politici indicano un rimbalzo dei dem grazie al voto dei circoli per le primarie che eleggeranno il nuovo segretario. Poca roba, comunque, rispetto a quanto perso nei mesi di attesa della rifondazione che hanno logorato il consenso del Pd superato dai 5Stelle. A fotografare il momento politico è la consueta Supermedia AGI-YouTrend che integra i risultati dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto realizzati dal 26 gennaio all’8 febbraio (la media è stata effettuata il giorno 9 febbraio con i dati degli istituti EMG (date di pubblicazione: 31 gennaio e 6 febbraio), Ixè (3 febbraio), Piepoli (1 febbraio) e SWG (30 gennaio e 6 febbraio).
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"II dato da tenere d’occhio è quello del Partito Democratico, che guadagna oltre mezzo punto e risale sopra il 16 - si legge nel commento ai dati - Probabilmente questo si deve al fatto che la campagna congressuale è entrata un po' più nel vivo con le votazioni degli iscritti nei circoli, che si concluderanno domenica e individueranno i due candidati che dovranno sfidarsi alle primarie del 26 febbraio. Grazie a questo piccolo rimbalzo, l’area di centrosinistra recupera terreno, ma vale ancora meno della metà del centrodestra (22,6% contro 46%)".
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Nel dettaglio, Fratelli d'Italia è sempre di gran lunga il partito con un consenso maggiore. FdI perde due decimali rispetto a due settimane fa e si attesta al 29,5 pr cento. Stabile il M5s al 17,7, il Pd guadagna lo 0,6 per cento e sale al 16,2. Stabili la Lega all'8,5 per cento e il Terzo Polo al 7,7. Forza Italia guadagna due decimali, ora vale il 7 per cento. Non si muove l'alleanza Verdi/Sinistra (3,6 per cento), crescono +Europa (2,8 per cento, +0,3), Per l'Italia-Italexit di Gianluigi Paragone (2,3, +0,1) e Unione Popolare di Luigi de Magistris (1,7, +0,2). In virtù di un calo dello 0,1, Noi Moderati scende all'1 per cento. Le coalizioni fanno registrare il centrodestra al 46 per cento (-0,2), centrosinistra al 22,6 (+0,9).