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Macigno sulle primarie Pd: "Congressi da annullare". Scintille Schlein-Bonaccini

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Nei circoli del Pd si vota da poche ore ma già i primi, più che parziali risultati mandano il tilt un partito in costante crisi di nervi mentre esplode il (solito) caso delle tessere gonfiate che rischia di mandare tutto a ramengo. Dopo l’anticipazione dei primi dati dei circoli l’area che sostiene Elly Schlein esulta per un distacco che appare minimo dal diretto avversario, Stefano Bonaccini, mentre la mozione che sostiene il governatore dell’Emilia-Romagna avverte: si tratta di dati parziali e, per questo, fuorvianti.

 

L’entusiasmo dell’area Schlein nasce innanzitutto per quanto arriva da Genova: «Netto vantaggio di Elly Schlein nella federazione di Genova», dice la mozione della deputata dem: «Ad ora la percentuale raggiunta dalla candidata è del 56% con 236 voti a fronte del 37,6%di Bonaccini con 151 voti. Entro serata sono attesi altri due congressi di circolo per completare la giornata. I dati più importanti sono quello di Voltri, storico quartiere operaio dove la Schlein ha ottenuto oltre il 90%». Invita alla calma e «al rispetto degli iscritti», invece, la mozione del governatore: «Per evitare la diffusione di dati parziali e fuorvianti e soprattutto per rispetto degli iscritti al Partito Democratico che non si meritano tristi strumentalizzazioni, rendiamo noto che al momento ci risultano si siano espressi 2.801 iscritti dei quali risultano validi 2.787 voti, distribuiti in questo modo: per Stefano Bonaccini 1.493 voti (pari al 53,57 %); per Elly Schlein 1.014 (36,38%;) per Gianni Cuperlo 191 (6,85%) e per Paola De Micheli 89 (3,19%)».

 

Una «guerra di numeri» che si va ad aggiungere a quella delle tessere gonfiate in Campania su cui tutti i candidati hanno chiesto di fare chiarezza perchè, come sottolineato dal senatore Sandro Ruotolo, rischia di compromettere i congressi locali. «In queste condizioni i congressi di circolo non possono celebrarsi», spiega il coordinatore campano della mozione Schlein. Il fenomeno irregolare riguarda la Campania: a Sesso Aurunca sono stati fatti 854 tesseramenti su 1300 voti, mentre in tutta la provincia di Caserta sono 6000, più del triplo del 2020 (nel 2021 invece era stato tutto annullato per irregolarità). Ruotolo chiede pertanto l’annullamento di tutti i congressi: «Un numero incredibile di tessere comprate con una sola carta di credito, tesseramenti gonfiati in comuni dove il Pd prende pochissimi voti alle elezioni politiche, incertezza sulle platee congressuali. In queste condizioni i congressi di circolo non possono celebrarsi». Insomma, un disastro annunciato. 

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