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Tajani incontra la vice segretaria Onu Mohammed e annuncia: a Roma il summit sui sistemi alimentari

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A Roma il vertice Onu sui sistemi alimentari. Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, ha incontrato questa mattina alla Farnesina la vice segretaria generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed. Insieme hanno concordato di tenere a Roma (24-26 luglio 2023) il summit internazionale sui seguiti del Vertice sui Sistemi Alimentari, tenutosi a New York nel 2021, il cui pre-vertice si era tenuto proprio a Roma nell’estate del 2021. Vi prenderanno parte capi di Stato e di governo e ministri dei 193 Paesi membri dell’ONU. "Ne siamo orgogliosi", ha affermato Tajani. 

L’evento «UN Food Systems Stocktaking Moment» sarà ospitato dall’Italia in collaborazione con le agenzie del polo agroalimentare romano (FAO, IFAD, PAM), lo UN Food Systems Coordination Hub e il più ampio sistema delle Nazioni Unite. L’obiettivo è offrire ai Paesi l’opportunità di riferire sui progressi compiuti a livello nazionale dal vertice del 2021 e sui loro contributi al raggiungimento dell’Agenda 2030, in un contesto globale profondamente mutato rispetto a due anni fa. Nel corso dell’incontro, il vice premier ha anche ribadito che il multilateralismo incentrato sulle Nazioni Unite è un cardine della politica estera italiana e ha confermato il sostegno alla visione dell’ONU delineata nel rapporto del Segretario Generale Guterres «Our Common Agenda».

 

Nel valorizzare il ruolo profilato dell’Italia nel panorama dell’Onu, Tajani ha ricordato che l’Italia ospita numerose Agenzie onusiane (in particolare il Polo Agroalimentare di Roma, che fa della città il terzo più importante «hub» delle Nazioni Unite nel mondo dopo New York e Ginevra), è il settimo contributore al bilancio dell’ONU ed è il Paese occidentale che fornisce il maggior numero di Caschi Blu. L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per un confronto sulle principali crisi internazionali: tra queste, quelle che riguardano l’Afghanistan e gli effetti globali della guerra in Ucraina (crisi energetica, instabilità finanziaria e, soprattutto, sicurezza alimentare). Il Vice Premier e la Vice Segretario Generale si sono soffermati in particolare sulle crisi africane (tra queste, Sahel e Corno d’Africa) e sulla necessità di un impegno globale per lo sviluppo sostenibile del Continente, anche attraverso investimenti innovativi nella filiera agroalimentare e nella formazione delle giovani generazioni africane. L’Italia, ha sottolineato Tajani, è pronta da subito a fare la sua parte. In tutti i casi, si è registrato un sostanziale accordo sulla necessità che le crisi vadano risolte in via multilaterale e che venga garantita l’assistenza umanitaria alle popolazioni vittime di crisi emergenziali. 

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