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Cospito, Italia sotto attacco degli anarchici. Delmastro accusa il Pd: “Inchinati alla mafia”

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La tensione sul caso Cospito continua a salire, e non solo dal punto di vista dell'ordine pubblico. Nel giorno in cui alla Sapienza compaiono manifesti choc con i volti degli "assassini di Cospito" - che includono, tra gli altri, quelli del capo dello Stato Sergio Mattarella, della premier Giorgia Meloni e del Guardasigilli Carlo Nordio - e viene disposta la scorta per i sottosegretari alla Giustizia Ostellari e Andrea Delmastro e per il vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli, registra un'impennata anche la polemica politica, che rischia di finire in tribunale. Lo stesso Delmastro accusa il Partito Democratico di "inchinarsi alla mafia". I dem annunciano querela. Il segretario Letta denuncia il "linciaggio" ad opera di Fratelli d'Italia e i silenzi di Meloni, così come fa il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. La lunga coda dello scontro raggiunge la presidente del Consiglio in Germania: durante la conferenza stampa con il cancelliere Olaf Scholz, Meloni glissa sul merito delle polemiche che coinvolgono i due deputati di Fratelli d'Italia, Delmastro e Donzelli, e sulle intercettazioni rivelate da quest'ultimo in aula per attaccare il Pd. "Non credo sia un tema che interessi alla stampa internazionale e su questo risponderò volentieri domani", dice, ma poi aggiunge: "In questo momento abbiamo un problema che molti stanno sottovalutando: lo Stato italiano è oggetto di attacchi da parte degli anarchici. In Italia e anche fuori dai confini nazionali". Per questo Meloni richiama tutti alla "responsabilità", spiegando che gli attacchi mirano a indebolire l'istituto del carcere duro, che è un obiettivo "al quale punta anche la mafia".

 

 

Parole che non sembrano destinate a placare gli animi. "Meloni scappa", replicano all'unisono Pd e M5S. A lasciare il segno è l'attacco del sottosegretario Delmastro al Pd. In un'intervista al quotidiano Il Biellese torna sulla visita in carcere dei deputati dem al leader anarchico e afferma che "Cospito ha detto che avrebbe parlato con loro solo dopo che la delegazione avesse sentito anche due boss Di Maio e Presta, molto interessati all'abolizione del 41 bis. Una richiesta che la delegazione del Pd non ha rifiutato, accettando di fare questo 'inchino' parlando con i due criminali. La sinistra dovrà fornire all'opinione qualche spiegazione su quell'inchino ai mafiosi". E - continua - "le polemiche dei nostri avversari finora hanno solo aiutato a farci inquadrare nel mirino dei terroristi, tant'è che io mi ritrovo sotto scorta". Apriti cielo. I dem convocano su Zoom una riunione d'urgenza dei gruppi parlamentari, da cui emerge che presenteranno querele e richiesta di risarcimento danni nei confronti di Delmastro e Donzelli. "Siamo certi che i due parlamentari si assumeranno la responsabilità delle loro gravi affermazioni senza nascondersi dietro l'immunità parlamentare", filtra dai gruppi dem, mentre dal Nazareno continuano a chiedere che i due esponenti di FdI lascino i propri incarichi" e, "se non lo fanno loro, glielo faccia fare Giorgia Meloni, che non può continuare a coprire questi comportamenti". "I nostri deputati sono sotto un deliberato linciaggio", chiosa il segretario Letta, sottolineando che il Capo del Governo continua a tacere, e quindi acconsente?".

 

 

Anche per il leader del M5S, Giuseppe Conte, "fa rumore il silenzio di Meloni", la cui "ultima volta che ha risposto in conferenza ai giornalisti risale al 2022". Il Terzo polo, con il leader Carlo Calenda, esprime invece "profonda delusione per l'operato di Nordio in questa vicenda". Sul fronte opposto, la maggioranza fa quadrato, esprimendo solidarietà ai due parlamentari messi sotto scorta. "Pieno sostegno ad Andrea Ostellari. Andiamo avanti, senza paura", è il tweet del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Per tentare di riportare la calma intervengono, in modo diverso, i presidenti di Senato e Camera. Ignazio La Russa, riferendosi ai fatti della Sapienza, invita a "una condanna unanime, ferma e decisa, perché queste azioni vergognose e per questa continua escalation di violenza", perché "il clima che si sta creando attorno alla vicenda dell'anarchico" Alfredo Cospito "sta assumendo contorni inquietanti e non va sottovalutato". Lorenzo Fontana, invece, ha nominato la commissione d'indagine che giudichi sulla fondatezza delle accuse rivolte da Donzelli nei confronti dei deputati del Pd: ne fanno parte i deputati Sergio Costa (M5S), in qualità di presidente, Annarita Patriarca (FI), Fabrizio Cecchetti (Lega), Roberto Giachetti (Az-Iv) e Alessandro Colucci (Noi moderati). La commissione dovrà riferire alla Camera entro il 10 marzo prossimo.

 

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