Cospito, Delmastro rincara la dose: dal Pd inchino ai mafiosi. Lui e Ostellari sotto scorta
Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro è stato messo sotto scorta, una decisione legata a doppio filo con il caso dell’anarchico Alfredo Cospito. L’attenzione della sicurezza su Delmastro sarebbe salita di livello: al sottosegretario è stato infatti spiegato come aprire eventuali buste e le zone sensibili da evitare, tra queste, ad esempio, la città di Torino. L'istruttoria per l’assegnazione della scorta riguarda anche il sottosegretario Andrea Ostellari, che ha la delega al trattamento dei detenuti. .La decisione - secondo fonti del ministero dell’Interno citate da Adnkronos - approderà sul tavolo del comitato centrale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Roma, il 10 febbraio. Nel frattempo è stata deliberata una "tutela provvisoria" per entrambi i sottosegretari.
Pd nella bufera per le parole ai boss in carcere. FdI: spieghino l'incontro
Intanto l'esponente di Fratelli d'Italia torna ad attaccare la sinistra che chiede le sue dimissioni e quelle di Giovanni Donzelli dopo l'intevento alla Camera sull'incontro in carcere tra esponenti del Pd e Cospito. "Mi pare assurdo che i miei avversari politici, che non perdono occasione per chiedere che sia rimosso il segreto di Stato su tanti drammatici dossier come quelli su Ustica e le grandi strade mafiose, oggi richiedono invece esattamente il contrario", afferma il sottosegretario alla Giustizia in un’intervista al Biellese. Perché dovrebbero farlo? "Perché hanno qualcosa di scomodo da nascondere - sostiene -. Donzelli ha accennato in aula al fatto che mentre Cospito parlava con i mafiosi in carcere riceveva anche la visita di una delegazione del Pd. Ebbene, in un’intervista al Fatto quotidiano, Verini ha confermato quella visita ma soprattutto anche che Cospito ha detto che avrebbe parlato con loro solo dopo che la delegazione avesse sentito anche due boss Di Maio e Presta, molto interessati all’abolizione del 41 bis", aggiunge.
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"Una richiesta che la delegazione del Pd non ha rifiutato accettando di fare questo ’inchino' parlando con i due criminali. Donzelli non ne sapeva nulla, ma l’intervista di Verini conferma i fatti", afferma Delmastro con un 'espressione, quella dell'inchino, destinata a scatenare nuove polemiche.