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Draghi a capo del Global Gateway: nuovo ruolo per limitare la Cina

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Un nuovo incarico per Mario Draghi dopo le dimissioni in seguito alla caduta del governo. L’ex presidente del Consiglio potrebbe ricoprire l’incarico di inviato speciale e assumere la gestione dell’iniziativa infrastrutturale da 300 miliardi di euro ‘Global Gateway’. A rivelarlo è Handelsblatt in Germania, affermando che diversi Stati membri dell’Unione europea considererebbero Draghi come candidato ideale per guidare il progetto destinato a ridurre la crescente influenza globale della Cina. Con Draghi, il Global Gateway avrebbe un volto di spicco e il peso necessario, secondo le considerazioni dei diplomatici, scrive ancora Handelsblatt, aggiungendo che anche la presidente della Commissione Europa, Ursula von der Leyen, si sarebbe detta favorevole all’idea. Il compito di Global Gateway sarebbe quello di creare le condizioni per competere con la Belt and Road Initiative, la nuova Via della Seta della Cina: si vuole formare un network di infrastrutture e connessioni per ridurre la dipendenza europea dalla Cina, ma anche l’influenza cinese nel resto del mondo, soprattutto in quelle parti del globo più povere.

 

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