Otto e mezzo, siluro di Orlando a Bonaccini: “Come Renzi”. Volano gli stracci nel Pd
Andrea Orlando sostiene apertamente Elly Schlein per la corsa nelle primarie del Partito Democratico. L’ex ministro della Giustizia è ospite della puntata del 31 gennaio di Otto e mezzo, talk show di La7 condotto da Lilli Gruber, ed esce allo scoperto sulla sfida interna in casa dem: “Mi sono convinto progressivamente, ho visto kermesse che somigliavano troppo a quelle che ho già visto nel mio partito, con qualche incidente di percorso. Ho visto una vaga somiglianza alle Leopolde di Matteo Renzi, una stagione che deve essere superata. Più che i nomi era discutere dei temi, si è invece preferita fare la solita questione delle primarie. Sul chi rinnova di più la risposta è abbastanza elementare, Schlein è la proposta più nuova e quella che si può chiamare più fuori da quelle che sono le scelte contestate dagli stessi protagonisti di questa vicenda”.
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“Chi vincerà tra Schlein e Stefano Bonaccini?” chiede Gruber all’onorevole, che replica dando i suoi pronostici: “Sostenendo la Schlein spero che vinca la Schlein. Vedo una risposta sorprendente in molte realtà, poi un mese è un periodo lungo, in cui si possono realizzare delle belle sorprese”. Viene poi fatto notare ad Orlando che appoggerebbe Schlein perché Bonaccini è contro le correnti, mentre la candidata al femminile sarebbe un po’ succube del potere interno. Una considerazione che innervosisce il deputato: “Quando mi candidai alle primarie c'era solo una corrente (quella di Renzi, ndr) e noi rischiavamo di essere espulsi dal partito ma non mi ricordo che Bonaccini avesse mosso grandi obiezioni. Nel 2018 di decine e decine di parlamentari che si schierarono con me alle primarie ne furono ricandidati 6 o 7, quelle sono correnti forti…”.