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Bufera sul blog di Grillo, Zelensky come Saddam Hussein. Baldino (M5S): "No a censure"

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In studio a Tagadà si parla dell'ultimo articolo apparso sul blog di Beppe Grillo. Dal titolo si intuisce facilmente quale sia il focus del pezzo "Dalle bombe alle canzoni. Anche il dolore fa spettacolo", in pratica un attacco a Volodymyr Zelensky e ai suoi alleati occidentali, ma anche a Bruno Vespa fresco di intervista al presidente ucraino. "Dimentico dei sacrifici del popolo ucraino, da consumato attore di cabaret, Zelensky ha da ultimo partecipato in video alla serata di gala di Los Angeles per il Grammy Awards 2022, al convegno di Davos a cui ha inviato la sua first lady per perorare aiuto dalla crema finanziaria e speculatrice mondiale ed ha chiesto di apparire sul palcoscenico dell’Ariston, durante il festival di Sanremo, grazie alla mediazione con Amadeus condotta da Vespa che lo ha intervistato. Puro spettacolo!", scrive l’ex ambasciatore Torquato Cardilli. Poi ecco il punto che fa discutere più di tutti: "Forse bisognerebbe consigliargli di cominciare un rosario di scongiuri vista la fine che hanno fatto Capi di Stato che hanno concesso altrettante analoghe interviste in passato: Saddam Hussein, Gheddafi".

 

 

In studio c'è Vittoria Baldino, parlamentare del Movimento 5 Stelle e vicecapogruppo a Montecitorio, che commenta: quello che viene fatto nell'articolo è "un accostamento totalmente improprio", dice riferendosi al paragone di Zelensky con Hussein e Gheddafi. Poi aggiunge: "Io condivido però la parte in cui esprime preoccupazione per una possibile guerra nucleare". E su chi ha chiesto al M5S di disocciarsi, Baldino risponde: "Non accetto inviti alla censura".

 

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