Sondaggio sulle primarie Pd, crollo dopo il confronto tv: chi è fuori dai giochi
Ci si avvicina alla data del 26 febbraio, giorno delle primo stop delle primarie del Pd. Il dato che emerge dal sondaggio presentato da Fabrizio Masia ad Agorà, su Rai3, lunedì 23 gennaio fa emergere che l'elettorato dem si stringe sui candidati ritenuti più forti. Aumentano così le probabilità che al ballottaggio finale che deciderà il nuovo segretario del Partito democratico ci saranno Stefano Bonaccini e Elly Schlein.
"Meloni adesso risale". Le cifre stravolgenti nell'ultimo sondaggio sui partiti
Ma andiamo a vedere dati e tendenze del sondaggio Emg-Different limitato agli elettori del Pd. Il governatore della Regione Emilia-Romagna guadagna dal 16 gennaio, data dell'ultima rilevazione, il tre per cento e si attesta al 44. Cresce anche la sua vice che guadagna però solo un punto e si attesta al 23 per cento. Dopo di loro, il diluvio... Perdono terreno infatti gli altri candidati. Paola De Micheli cala dello 0,1 e scende al 9 per cento, Gianni Cuperlo perde due punti e si attesta al 7. Il 14 per cento degli intervistati non risponde. Ormai, è una corsa a due.
I candidati alla segreteria Pd rinnegano la classe dirigente: "Facce nuove"
Il sondaggio arriva dopo il primo confronto tv tra i quattro candidati alla segreteria dem. Bonaccini, Cuperlo, De Micheli e Schlein sono intervenuti a ’Mezz’ora in più’, ospiti di Lucia Annunziata. Nessuno ha rispolverato termini come "rottamazione" o "lanciafiamme", cari alla stagione renziana, ma tutti si sono impegnati per un cambio di rotta netto nella scelta dei protagonisti che siederanno nella stanza dei bottoni dal 26 febbraio in poi. Insomma, la classe dirigente dem va cambiata alla radice.