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Tajani: "Italia ratificherà il Mes". Si apre una crepa nel governo?

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Antonio Tajani, ministro degli Esteri del governo Meloni, svela che l'Italia ratificherà la riforma del Fondo Salva Stati dell'Unione europea, noto con l'acronimo Mes. «Credo che si andrà in una direzione positiva - spiega in un'intervista ad Agorà - perché non possiamo bloccare gli altri». «Poi bisognerà vedere cosa cambiare, cosa funziona e cosa no e vedere se l’Italia lo utilizzerà», ha aggiunto sottolineando che «si può trovare una soluzione. Noi chiediamo flessibilità all’Europa ma dobbiamo dimostrare anche noi all’Ue flessibilità, visto che siamo parte fondante e vogliamo contare sempre di più in Europa».

Sul punto è andato all'attacco il Movimento 5 Stelle: "Meloni alla guida del Paese ha bisogno di un enorme specchietto retrovisore con tutte le retromarce che sta facendo rispetto alle promesse elettorali e le posizioni populiste di quando era all’opposizione. Ormai abbiamo la definitiva conferma della più clamorosa retromarcia: quella sulla ratifica della riforma del Mes, contro cui la Meloni e suoi patrioti hanno sbraitato per anni"  dichiarano in una nota congiunta i parlamentari del Movimento 5 Stelle della Commissioni Politiche dell’Unione Europea di Camera e Senato: i rispettivi capigruppo Elisa Scutellà e Pietro Lorefice, i deputati Filippo Scerra e Raffaele Bruno e la senatrice Dolores Bevilacqua.

Ma il dossier potrebbe essere profondamente divisivo anche all'interno della stessa maggioranza di governo, visto che è di soli pochi giorni fa un'intervista in cui l'economista della Lega Claudio Borghi ribadiva la sua totale contrarietà alla ratifica del Mes. Anzi, sosteneva di essere entrato in politica "solo per fermare il Mes". Posizioni difficilmente conciliabili con quelle di Tajani che, da ministro degli Esteri e vicepremier, presumibilmente esprime anche la posizione di Palazzo Chigi.

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